Tappeto sul sagrato e manoscritti in arabo, scatta l’allarme ma…

I carabinieri hanno indagato a lungo prima di scoprire che si trattava del gesto "bizzarro" di una donna un po' troppo devota

Avarie

Aveva suscitato non poche perplessità il ritrovamento, nel pomeriggio dello scorso 26 dicembre, davanti al portone centrale di ingresso della Basilica di San Magno a Legnano, di un tappeto arrotolato e chiuso con del nastro e delle cinture, quasi confezionato con un fiocco a mo’ di regalo. Accanto anche alcuni fogli manoscritti in lingua araba e francese, una collana con un medaglione, una musicassetta. Un “mistero” rimasto irrisolto per alcuni giorni ma che ora è stato chiarito. Il tappeto ha un proprietario e il gesto, un po’ bizzarro, una motivazione.

Ma andiamo per ordine.
Davanti alla basilica, il 26 dicembre, erano intervenuti i Carabinieri della Stazione di Legnano, comandata dal luogotenente Carmelo Caracciolo che, dopo aver richiesto i rilievi del caso ai colleghi specialisti della caserma di Via Guerciotti, avevano sequestrato tutto il materiale lasciato sul sagrato.

In effetti la situazione era piuttosto delicata: mentre da un lato si cercava di individuare gli autori del gesto, dall’altro venivano tradotti ed analizzati gli scritti.

I testi indicavano una preghiera, una richiesta di pace, un’ invocazione al bene: ai militari è parso abbastanza evidente che non ci fosse un atteggiamento violento o irriverenteDopo aver preso contatto con le autorità religiose e civili della città e dopo aver acquisito e visionato ore ed ore di filmati sia dalle telecamere comunali che da quelle di aziende e di privati cittadini, i carabinieri della stazione di Legnano hanno redatto una prima comunicazione alla Procura della Repubblica di Busto Arsizio, consegnandola al PM inquirente, Nicola Rossato.
Ottenuto un decreto di perquisizione domiciliare i militari sono andati nelle case dei “sospetti”.

Coordinate dalla Stazione Carabinieri di Legnano, e con la collaborazione dei Carabinieri della Stazione di Castellanza, sono state effettuate quattro perquisizioni tra Legnano e Castellanza  a cui hanno dato speciale supporto anche le unità del Nucleo Cinofili Carabinieri di Casatenovo.

Tutte le persone che erano state notate nei filmati mentre trasportavano gli oggetti sono state trovate, identificate e, nella caserma di Via Guerciotti, sentite più volte: si tratta di tre uomini ed una donna, due della Costa d’Avorio e due del Burkina Faso.

Nel corso delle perquisizioni sono stati rinvenute le agende ed i block notes da cui erano stati strappati i fogli depositati sul sagrato della Basilica, ma niente che facesse sorgere sospetti più seri (e pesanti) sulle quattro persone.

Non è stato difficile a quel punto andare a fondo delle motivazioni del gesto: la donna ha una visione appassionata, quasi mistica, della religione e già in passato era stata protagonista di piccole eccentriche manifestazioni. Il tappeto era stato “rubato” alla famiglia per farne un oggetto di preghiera e quindi depositato davanti alla chiesa.

L’ipotesi accusatoria per i quattro è ora di procurato allarme.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Dicembre 2017
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