Tari più snella nel 2018 per le aziende varesine

Amonterà a circa il 10% di media la riduzione prevista per le utenze non domestiche: grazie ad uno studio sugli effettivi consumi fatto da Aspem

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Una riduzione media del 6% sulla Tari per le utenze non domestiche: se si aggiunge il 3% di riduzione già introdotto, si prevede per il prossimo anno una diminuzione media di quasi il 10% per la bolletta sui rifiuti di attività produttive e commerciali, mentre per quelle domestiche il risparmio sarà più contenuto, circa dell’1%.

Sono queste le novità presentate questa mattina nella conferenza stampa che si è tenuta dopo la Giunta del Comune di Varese. A presentare le novità sulla Tari c’erano il sindaco Davide Galimberti e gli assessori alle Risorse Cristina Buzzetti, alle Attività produttive Ivana Perusin e all’Ambiente Dino De Simone.

«Si conferma l’attenzione di questa amministrazione nei confronti delle attività produttive e commerciali e di chi vuole investire in città – ha detto questa mattina il sindaco Galimberti – Arrivare ad oltre il 9% medio di riduzione in un anno è una decisa inversione di tendenza rispetto agli anni precedenti e siamo molto orgogliosi del lavoro fatto insieme agli assessorati e ad Aspem. Queste novità sono già state illustrate a diverse categorie interessate e ci hanno tutti dimostrato entusiasmo in particolare per la maggiore equità che questa manovra comporta che si avvicina alla tariffa puntuale in base alla quale si paga in base ai rifiuti realmente prodotti. Molte categorie ci avevano manifestato questa esigenza».

UNO STUDIO DI ASPEM ALL’ORIGINE DELLA RIDUZIONE TARI

La riduzione delle tariffe per le utenze non domestiche arriva in seguito ad un studio commissionato ad Aspem che ha effettuato attraverso un paio di sperimentazioni la pesatura dei rifiuti, precorrendo quindi il modello della tariffa puntuale. Da questa doppia sperimentazione si sono potute introdurre le modifiche che hanno portato ai nuovi coefficienti di produttività che andranno recepiti ora nel nuovo regolamento che verrà presentato in Consiglio Comunale. «È anche grazie a queste sperimentazioni effettuate insieme ad Aspem che abbiamo potuto introdurre questi benefici – ha spiegato l’assessore Buzzetti – Con la società c’è stata una lunga e proficua interlocuzione anche sui possibili risparmi che si potevano raggiungere che poi hanno inciso sul contenimento delle tariffe».

«I risultati raggiunti rappresentano una prima risposta alle richieste che arrivavano forti dalla città e dalle aziende – ha detto l’assessore Perusin – Sulla base dello studio effettuato raggiungiamo questa media del 6% che per alcune categorie sarà anche superiore. Un beneficio quindi per aziende e attività che producono meno rifiuti e potranno dunque pagare in modo più giusto ed equo. Una bella boccata di ossigeno quindi in favore della nostra economia e di chi vuole investire in città».

OBIETTIVO 65% DI DIFFERENZIATA A PORTATA DI MANO

Ma i rifiuti sono anche un grande tema ambientale e Varese sta lavorando nell’ultimo anno per arrivare alla soglia del 65% di raccolta differenziata. «Stiamo lavorando bene e siamo ottimisti di poter raggiungere presto questo risultato – ha spiegato l’assessore all’Ambiente De Simone – È di qualche giorno fa poi la notizia che la nostra città è stata premiata con una menzione speciale per aver raggiunto il traguardo dei 100 chilogrammi pro capite all’anno di frazione umida differenziata in modo corretto: un altro ottimo risultato che poi vuol dire meno costi di gestione e quindi meno costi in bolletta per i cittadini. Il rifiuto ben differenziato vuol dire infatti non solo un beneficio in termini ambientali, fondamentali per la nostra città, ma anche costi inferiori di smaltimento e conferimento, insomma un sistema ambientale che se migliora produce effetti positivi anche sulle tasche dei cittadini».

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Pubblicato il 12 Dicembre 2017
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