Animalisti: blitz fotografico a Sant’Antonio

Dopo il blitz di mercoledì notte con i manifesti sabato 13 gennaio alcuni militanti del Movimento Centopercentoanimalisti, sono tornati alla sagra di S. Antonio Abate

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Dopo il blitz di mercoledì notte con i manifesti sabato 13 gennaio alcuni militanti del Movimento Centopercentoanimalisti, sono tornati alla sagra di S. Antonio Abate.

“La realtà di quest’anno, documentata con foto e video, è anche peggiore di quanto si potesse immaginare – spiegano gli animalisti in una nota – alcune mucche scheletriche legate con catene pesanti e arrugginite; asini legati con una corda cortissima; pecore terrorizzate dalla gente che grida e le tocca; gabbie di conigli, una in particolare, posta proprio sotto l’altoparlante che diffonde musica a tutto volume! I poveri conigli precedentemente presi per le orecchie! E in queste condizioni gli animali sono tenuti per ore. Se non fosse tragico, sarebbe grottesco, dato che il santo è considerato il protettore degli animali”.

Non è mancato un intervento concreto: “Un nostro attivista si è rivolto a uno degli agenti di polizia locale presenti facendo notare la situazione; questi, dopo aver parlato con gli organizzatori, ha chiesto i documenti al nostro militante! Chi dovrebbe vigilare sul benessere degli animali, se ne disinteressa. E il sindaco per primo, essendo i maggiori responsabili della sagra”. La nota si conclude con l’annuncio di nuove azione: “Le condizioni in cui sono tenuti gli animali sono indecenti e visto che non c’è nessuna intenzione di cambiare, anche se noi del Movimento Centopercentoanimalisti diamo sempre una seconda possibilità, da adesso in poi le nostre azioni saranno sempre più determinate e molto più forti, oltre che durature! Sindaco, organizzatori e parroco sono avvisati, la nostra pazienza è ormai è finita!”.

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Pubblicato il 15 Gennaio 2018
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