Il battesimo di gennaio nel lago gelato

Decine i fedeli che si sono immersi nelle acque del lago di Ghirla scelto dalla comunità ortodossa per il tradizionale rito

La superficie del lago è appena gelata al centro, un sottilissimo strato di ghiaccio lontano dalla riva. Attorno folate di vento gelido che sferzano la pelle di alcune decine di persone che via via si spogliano della giacca a vento, di guanti e pantaloni e si danno appuntamento dopo pochi minuti alla base del piccolo molo, in costume.

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Il rito ortodosso del battesimo nel lago a gennaio 4 di 14

A portare sul lago di Ghirla questi temerari è la fede, la tradizione di un posto lontano, il ricordo. Elementi che riescono non a scaldare, ma almeno a dare coraggio per il battesimo ortodosso che ogni anno vede questo specchio d’acqua appoggiato sul fondovalle di una conca freddissima animarsi di persone e accenti stranieri.

Sono russi, ucraini, moldavi, e cittadini originari di molti altri paesi dell’Est europeo che salutano con un bagno fuori stagione l’immersione di oltre 2000 anni fa, di quando Gesù si bagnò nelle più calde acque del fiume Giordano.

Battesimo ortodosso Ghirla 2018

L’anno scorso per il rito era stato fatto un buco nel ghiaccio da cui venne ricavata una suggestiva croce. Quest’anno l’accesso al lago era sgombro di neve, e una passatoia colorata di rosso accompagnava nell’immersione: fiato trattenuto, sott’acqua anche con la testa, segno della croce per tre volte e via, a riva a scaldarsi al fuoco, bevendo brodo caldo.

Prima del battesimo è stato allestito uno spogliatoio all’aperto con quattro lenzuola legate alle piante dove i fedeli si cambiavano per affrontare l’acqua. Gli uomini in costume, le donne con qualche indumento in più.

«Il cristianesimo è sopra la natura, che è capace di corrompere l’uomo. Oggi dimostriamo che la fede ci permette di vincerla, e di lavare i nostri peccati», ha detto ai fedeli, una cinquantina, in gioiosa preghiera, padre Vladimir Khomenko, 37 anni, guida spirituale di questa comunità.

E loro anche quest’anno sono riusciti nell’impresa di vincere il gelo, per immergersi, letteralmente, nella fede.

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 19 Gennaio 2018
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