Fine della sperimentazione, Ofo a 50 centesimi ogni mezz’ora

Il prezzo, che ora è uguale alle altre città d'Italia, è di 50 centesimi ogni mezz'ora, con un massimo di 5 euro al giorno

Arriva il bike sharing Ofo a Varese

Concluso il periodo di sperimentazione del bike sharing di Ofo, le bici gialle hanno uniformato anche a Varese le loro tariffe italiane: dal primo gennaio 2018 infatti il costo del servizio è di 50 centesimi ogni mezz’ora, con il consueto tetto di 5 euro al giorno massimo.

Dal 9 novembre alla fine dell’anno ci sono stati 34mila utilizzi, circa 600 al giorno, con 4.500 persone uniche che hanno scaricato e pedalato con la bici gialla di Ofo. Il 40% di loro ha percorso un tratto tra i 5 e i 20 minuti.

La città giardino è partita insieme con Milano e tre centri dell’hinterland (San Donato, San Giuliano e Peschiera). In questi mesi altri comuni del sud della provincia si sono fatte avanti per inserire il servizio ed è probabile che i posti dove le bici gialle faranno le loro comparse si allargheranno molto.

COME SI USA OFO

Per utilizzare la bici OFO il primo passo è scaricare l’app, che c’è – gratuita –  per IPhone e Android.

Una volta registrati (attenzione, la registrazione può essere parziale per visionare le biciclette, ma si completa, con la possibilità di sbloccarle, solo quando avrete messo il numero della carta di credito) potrete vedere sulla mappa qual è la bici gialla più vicina a voi, e raggiungerla. Per sbloccarla, ci si posiziona su parafango posteriore, dove c’è un QR code: quando lo si scannerizza dalla app, lo smart lock (leggi, il “blocco della bicicletta”) si apre in automatico e da quel momento la bici è utilizzabile.

La sella è regolabile in altezza, e sul manubrio ci sono le due principali utilità: sulla parte destra il cambio Shimano a tre velocità (di fatto: 1 per la salita, 2 per la strada in piano, 3 per le discese) sulla parte sinistra il campanello, che si aziona proprio come se fosse il cambio. La bici è dotata inoltre di luce a led davanti e luce  a energia solare dietro.

QUANTO COSTA E COME SI PAGA

Poichè per attivare l’app è necessario inserire il numero della carta di credito (anche prepagata), pagare il tragitto Ofo è semplice: quando con l’app si sblocca  la bicicletta parte il timer. Quando si chiude il tragitto bisogna ricordarsi di fermare il timer, che a questo punto indicherà durata, lunghezza e soprattutto costo del tragitto. Basta dare l’ok e il pagamento – via carta di credito –  è fatto.

Non va quindi dimenticato di verificare lo stop al proprio percorso: perché è sulla app che viene “fermato il tempo” di spesa. Il costo del viaggio, dal 1 gennaio 2018, è pari a 50 centesimi ogni mezz’ora, con un massimo di 5 euro al giorno.

COME SEGNALARE I PROBLEMI

L’app permette anche di segnalare ai gestori i principali problemi, come una bici rotta o in un parcheggio scorretto: queste info andranno direttamente ai gestori, che prenderanno provvedimenti: nella app, quando si entra nella mappa dove si trovano le bici, in basso a destra di fianco al grande bottone giallo “sblocca” c’è un pulsante bianco a forma di cuffietta: da li potete rivolgere le vostre segnalazioni, che sono importanti e doverose: aiutano infatti i manutentori a servire meglio gli utenti. In particolare, nella pagina potrete segnalare una bici rotta, una bici parcheggiata in un punto “illegale” cioè non consentito o di disturbo e una bici con blocco non autorizzato.

COME SI PARCHEGGIA

Giunti a destinazione è importante parcheggiare la bici in un punto che non sia di intralcio agli altri passanti e richiudere lo smart lock, lasciando così il mezzo a disposizione dei futuri utenti. Come già specificato nella parte della segnalazione, chi dovesse trovare bici poste in maniera illegale può dirlo direttamente ai manutentori attraverso l’app. In particolare, non è consentito conservare la Ofo in un cortile privato, o in zone dove gli altri utenti non possano prenderla.  Per il resto: tutto è possibile, qualunque angolo è buono purché di buon senso. E non bisogna arrabbiarsi se qualcuno la trova e la prende per fare il proprio tragitto. Il bello delle Ofo è proprio quello: si prendono dove si trovano, e si lasciano quando non servono più, e possono essere di utilità agli altri. E se trovate qualche bici in un angolo, in marciapiedi, a fianco di prati ricordatevi: non sono bici abbandonate, sono OFO!

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Gennaio 2018
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