A Gallarate c’è una mezza idea di ridurre la zona pedonale

Il sindaco Cassani accarezza l'idea d'invertire il senso unico di via Mazzini. Un'ipotesi è riaprirla fino a via Turati, a ridosso della chiesetta di San Pietro. Se ne discute

Gallarate piazza via mazzini

Gallarate rinuncerà a un pezzo della sua zona a traffico limitato? L’ipotesi è comparsa negli ultimi giorni, emersa da alcune ipotesi d’intervento sulla viabilità avanzate dal sindaco Andrea Cassani.

«Fin dalla campagna elettorale – ha spiegato Cassani – ho la vecchia idea di permettere l’accesso al centro storico per chi arriva dal Sempione, il senso di marcia andrebbe invertito. Da valutare se fino a via Postporta o fino a via Turati». Nel primo caso via Postporta darebbe dunque accesso a piazza Garibaldi (secondo, oltre a via Verdi), mentre nel secondo caso via Postporta rimarrebbe in uscita da piazza Garibaldi, ma riporterebbe su via Mazzini e via Turati (quindi creando un anello che riporta in piazza).
Cassani ha spiegato anche di valutare «un accesso diretto a via Trombini senza passare da via Poma e via Cantoni».

L’ipotesi su via Trombini è meno rivoluzionaria,  quella su via Mazzini e via Turati invece ha implicazioni maggiori: se venisse attuata fino a via Turati, la modifica porterebbe a rinunciare a un tratto di circa cinquanta metri lineari di zona a traffico limitato in via Mazzini, compreso l’incrocio con via San Giovanni Bosco.

(Nella foto: il tratto di via Mazzini oggi pedonale, a sinistra via Turati, quasi all’altezza della chiesa di San Pietro)

L’ipotesi è accarezzata da tempo (anche se non indicata nel programma elettorale), ma è stata messa sul piatto in modo ufficioso. L’idea di cambiare è stata accolta con convinto o tiepido consenso da alcuni dei commercianti di via Mazzini (soprattutto del tratto aperto al traffico) intervistati dal quotidiano La Prealpina.

Più che dubbiosa invece è parte dell’opposizione. Il Pd è preoccupato soprattutto dall’idea che un tratto della zona a traffico limitato possa essere «riaperto alle auto fin davanti alla chiesa di san Pietro». «Sarebbe una clamorosa marcia indietro, un vistoso regresso che arrecherebbe danni al centro storico, di fatto rimpicciolendolo e rendendolo meno vivibile» dicono i dem (l’ultimo, significativo ampiamento risale all’amministrazione Mucci).

Rocco Longobardi, consigliere di Gallarate 9.9 e commerciante con negozio poco distante da via Mazzini, parla di «un serio danno per la città» e anche per i commercianti. Longobardi sottolinea anche che la riapertura di via Mazzini dividerebbe quasi in due la zona “pedonale” di Gallarate, che è tra le più ampie, nelle città della provincia.

Va ricordato che la precedente amministrazione di centrosinistra stava andando – con i piedi di piombo, diciamo – verso la prospettiva di Piazza Garibaldi pedonalizzata (sfruttando anche nuovi posti auto interrati da un intervento edilizio). Una prospettiva su cui invece Cassani è sempre stato – quantomeno – dubbioso.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 11 Gennaio 2018
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