La sindaca Bertuletti sbeffeggia il Giorno della memoria

Un nuovo post sopra le righe della sindaca leghista. Parole volgari che se la prendono con una ricorrenza storica drammatica

La nuova Piazza Galvanigi di Gazzada

«Visto che è il giorno della memoria, ricordate di andare a pijarlo in c…». A caratteri cubitali su uno sfondo fucsia è il post su Facebook della sindaca di Gazzada Schianno in occasione della Giornata della memoria.

Cristina Bertuletti, leghista dura e pura, una Muk (moderati un c….)  non è nuova a posizioni dure che la vedono spesso in sintonia con movimenti neofascisti.

Di seguito alcune reazioni al suo post che non è visibile a tutti per le restrizioni che adotta sul suo profilo a seconda delle cose che pubblica. Si tenga conto che la seguono comunque migliaia di persone sui social.

Samuele Astuti, sindaco di Malnate e capolista del Partito Democratico alle elezioni Regionali ha così commentato il fatto :”Sono parole vergognose che lasciano increduli. Non é accettabile che una rappresentante delle istituzioni si esprima in questa maniera; la Giornata della Memoria dovrebbe essere una ricorrenza condivisa da tutti, nella quale si ricorda un orribile evento passato, per fare in modo che cose del genere non accadano più. É molto triste vedere che una sindaca, che ha il compito di dare il buon esempio ai cittadini, non condivida questa idea. Le sue inammissibili dichiarazioni lasciano basiti i cittadini della provincia di Varese, che si sono sempre dimostrati sensibili a questi temi ”

Sulla questione é intervenuta anche Ester De Tomasi, Presidente dell’Anpi della provincia di Varese:“Le persone che hanno sofferto e perso la vita nei lager sono morte anche per fare in modo che tutti abbiano diritto di parola. Una libertà usata  nella maniera peggiore da chi scrive queste dichiarazioni vergognose. Parlo da figlia di deportato politico: dal gennaio del 1945 al 5 maggio del 1945 a Gusen sotto campo di Mauthausen hanno incenerito dopo patimenti, stenti e sofferenze 10600 persone. Lo scrivo in numero per dare più senso. In quattro mesi 10600 persone, la macchina nazista e fascista ha lavorato incessantemente. Quei poverini, erano anche politici varesini Mario Molteni, Attilio Vergani, hanno sofferto pene inenarrabili per la libertà di tutti noi, libertà di cui possiamo godere anche libertà di parola e scrittura, scrittura di cose vergognose!”.

Arcigay Varese è venuta a conoscenza di un post pubblicato dalla sindaca di Gazzada Schianno Cristina Bertuletti, già nota per aver negato il patrocinio alla prossima edizione del Varese Pride. In questo post si legge: “Visto che è il giorno della memoria, ricordate d’andare a pijarlo n’culo”.
L’associazione ritiene tale frase non solo dal vago sapore omofobo, ma gravissima e offensiva della memoria di tutte le vittime dell’olocausto, pubblicata proprio nella giornata che le commemora.
“Nessun amministratore pubblico dovrebbe permettersi di utilizzare i social network per veicolare messaggi di questo genere che non hanno davvero nulla di divertente e che offendono milioni di vittime” – dichiara Giovanni Boschini, presidente di Arcigay Varese. “Chiediamo che la sindaca si dimetta da una carica che non è degna di rappresentare. Non è concepibile avere così poco rispetto per le vittime”.

Il consigliere provinciale e candidato alle regionali Paolo Bertocchi: “La memoria va difesa, non insultata. Domani mattina sarò a Gazzada per portare al Sindaco Cristina Bertuletti la mia proposta di legge regionale per valorizzare i Viaggi della Memoria. Spero che il Sindaco di Gazzada si unisca a noi al prossimo viaggio: chi varca anche una sola volta i cancelli di Auschwitz comprende quanto sia importante lavorare sulla memoria”.

Secondo il Segretario dei Giovani Democratici della provincia di Varese Matteo Capriolo “Una persona che ricopre un ruolo istituzionale come quello di Sindaco – ha aggiunto Capriolo – dovrebbe fare molta attenzione alle parole che utilizza. È gravissimo il fatto che abbia usato frasi così becere, riferendosi ad un giorno cosi importante come quello della Memoria. La Lega Nord non sta dimostrando alcun rispetto verso la storia e le tragedie degli anni passati: dopo le parole di Fontana e le vicende sprezzanti di Busto, questo denota una deriva sempre più razzista ed estremista. Il Sindaco di Gazzada – conclude il Segretario dei GD Matteo Capriolo – chieda immediatamente scusa oppure, dignitosamente, faccia un passo indietro dal posto istituzionale che ricopre”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Gennaio 2018
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Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da leonida

    La forza della democrazia è anche questa: una persona ignorante e priva di qualità riesce ad avere il suo squallido momento di notorietà. Se i leghisti non sono fascisti, allora si facciano avanti e la mandino via, grazie!

  2. Avatar
    Scritto da Bustocco-71

    Certo che qui tra sindaci e cittadini/elettori…
    Personalmente, a Busto Arsizio aggiungo Gazzada alla mia personale lista di comuni “boicottati”, ovverosia dove non entro (o meglio non compro) in nessuna attività commerciale, negozio, distributore di benzina, ecc.

  3. Avatar
    Scritto da mike

    Le parole orrende della sindaca, si commentano da sole. Fascismo e comunismo hanno prodotto le peggiori schifezze e bestialità! I vari Hitler e Stalin hanno sterminato milioni di esseri umani dimostrando purtroppo la vera quintessenza dell’essere umano: la malvagità!

  4. noemi_bassani
    Scritto da noemi_bassani

    … pijarlo n’culo… tanto padano non sembra mia “cara signora sindaca”! Se fossi in lei mi dimetterei all’istante!!! Se qst non accadesse (come sempre del resto, perché in Italia nessuno si assume mai la responsabilità!) miei cari Cittadini di Gazzada (e non solo!) Questa sera, lunedì 29 gennaio 2018 alle ore 20.30 presso la sala consiliare di Via Matteotti 13/A in seduta straordinaria avrà luogo il Consiglio Comunale del Comune di Gazzada. Pur non essendo di Gazzada sarò presente e spero tanti altri con me per guardare negli occhi questa “signora” e tutti quelli che la “spalleggiano”. Ricordatevi che il voto e’ la sola arma che serve ad escludere dalla vita politica queste “vergogne”… Noemi Bassani

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