L’Istituto don Milani a “lezione” di Internet e social
La scuola ha promoso un incontro con l'avvocato Laura Martello, per discutere di norme di comportamento in rete, possibili reati, sanzioni, approccio culturale
Riceviamo e pubblichiamo
Esistono delle norme da rispettare quando si accede alla rete? Qual è il confine da non oltrepassare nell’esprimere, in questo contesto “allargato”, le proprie opinioni ? La condivisione di una valutazione, di un video, di una foto diramati in rete è operazione neutrale o, al contrario, è scelta di campo, come tale foriera di conseguenze non solo per sé, ma per tutta la comunità degli utenti?
Sono questi gli interrogativi che dovremmo porci sempre, quando ci accostiamo al mondo dei social e di internet in generale, dovremmo prenderci tempo, riflettere insomma, perché l’empatia, l’immedesimazione nell’altro è operazione complessa, per molti, forse troppi, astrusa, incomprensibile, inutile, qualcosa su cui ragionare solo quando il fatto diventa cronaca ed ogni valutazione dello stesso potenzialmente visibile, condivisibile, in altre parole socialmente apprezzabile.
Ecco allora che la scuola deve recuperare una dimensione più vera e più autentica di socialità, raccogliendo le studentesse e gli studenti attorno ad un tavolo, in un tentativo di coinvolgimento diretto, non mediato, reale e non virtuale di quelle che possono essere le conseguenze, anche penalistiche, di un agire superficiale che trova nella rete una cassa di risonanza che aggiunge, se possibile, disvalore al proprio comportamento.
In questa non facile operazione di recupero di valori di cui la scuola, insieme alle famiglie, deve farsi carico, l’Istituto Don Milani, su iniziativa del dipartimento di diritto, coordinato dalla prof.ssa Giovanna Bracchi, ha coinvolto, il 21 dicembre scorso presso il Liceo Artistico di Venegono Inferiore, l’Avv. Laura Martello, avvocato penalista del Foro di Varese e pubblico ministero onorario presso il Tribunale di Busto Arsizio, la quale, con grande disponibilità e competenza, partendo dall’apparato sanzionatorio delle fattispecie di reato casisticamente più ricorrenti, è riuscita nel difficile compito di codificare un insieme di norme di buon comportamento in rete che ha trasmesso in modo efficace ad una platea di studenti coinvolta e collaborativa.
Prof.ssa Giovanna Bracchi
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