Accampati nell’area stazione, la proprietà abbatterà le baracche
Quasi in centro città c'è l'alloggio di fortuna di una famiglia rumena, in condizioni precarie. I vicini denunciano, Cassani ha fatto un sopralluogo: "Le abbatteranno"
Le baracche stanno quasi in centro, a qualche centinaio di metri dalla basilica, a pochi metri dal commissariato di polizia. È il microscopico “villaggio” di fortuna cresciuto nell’ex scalo merci, a fianco di via Galvaligi.
Meno problematica in passato rispetto alla vicina e affollata via Pacinotti, la sua esistenza è stata “svelata” da un video di denuncia di alcuni residenti della zona (nella foto: un frame del video). Che hanno lamentato le condizioni igieniche e, più in generale, l’ambiente in cui vivono le persone coinvolte, tra cui bambini.
Sull’insediamento si è mosso il sindaco Andrea Cassani: «Domenica, a seguito del video, sono stato lì con la Polizia Locale e poi Polfer: abbiamo trovato tre rom adulti e una bambina che vivevano in due baracche» spiega (le persone presenti sono cittadini rumeni, comunitari).
L’area ex ferroviaria dietro il Commissariato di Pubblica Sicurezza è stata acquistata nel 2009 da un’immobiliare. E questo spiega in parte la difficoltà di individuare la situazione problematica esistente. Cassani dice che la proprietà «il 7 febbraio ha contattato l’amministrazione chiedendo la possibilità di rimuovere le tre baracche esistenti». Un approccio che è stato condiviso dal Comune, «che ha dato indicazione di demolire».
E nel frattempo, le persone presenti in quell’area, che fine faranno? «La Polizia Locale ha segnalato la loro presenza, con verbale di oggi (lunedì, ndr), ai servizi sociali. Come già avvenne nei capannoni e nelle palazzine delle ex Officine FS di via Pacinotti, uno dei nodi da considerare è anche la presenza di minori, in questo caso uno solo, una bimba di nove anni.
Quanto al futuro, poco si può immaginare, ad oggi. A Palazzo Borghi si parla della situazione attuale, ormai decennale: «Tra baracche abbandonate e via Pacinotti preda di senzatetto, quella della stazione è sicuramente area problematica» riconosce Cassani. «Faremo di tutto per riportare la situazione di igiene e sicurezza nella norma. Anche se sappiamo che sono persone che non hanno nulla da perdere e non hanno timore di nulla. Ma noi – scandisce il sindaco – non tuteliamo l’illegalità, soprattutto con minori costretti a vivere in condizioni pietose».
Non va dimenticato, ad esempio, che le baracche sono riscaldate con soluzioni di fortuna, fuori anche da ogni norma di sicurezza (è già successo in via Pacinotti, che ci fossero incendi). Da ultimo, dal sindaco viene anche un appello ai concittadini gallaratesi: l’invito è a «segnalare attraverso i canali opportuni» le situazioni di disagio.
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