Cassani contro la chiusura del posteggio del condominio “I portici”

Vi ricordate i "parcheggi fantasma"? Posti auto che dovevano diventare pubblici e sono rimasti invece nella disponibilità dei privati

La nuova giunta di Andrea Cassani

«Fanno bene i cittadini a rivendicare quello che tutti gli effetti è un loro diritto». Il sindaco Andrea Cassani si schiera con i gallaratesi che «in maniera civile» stanno manifestando il loro dissenso nei confronti della arbitraria chiusura da parte del condominio “I portici” del posteggio in corso Sempione al civico 41.

Vi ricordate la vicenda dei “parcheggi fantasma”? Iniziammo a parlarne nel 2013: centinaia di posti auto che dovevano diventare pubblici e che di fatto erano rimasti nelle mani dei privati, di solito condomini.

Una intricata vicenda – con qualche ombra – che era stata sollevata dall’allora assessore Giovanni Pignataro. L’amministrazione Cassani però non ha lasciato la pratica nel cassetto: «È una delle tante assurdità di questo Paese», attacca il primo cittadino. «In Italia troppo spesso i diritti della comunità non vengono fatti rispettare dalle autorità preposte. Nel caso specifico, alla sentenza del 3 ottobre 2016, con la quale il giudice dava ragione alla causa del Comune contro i privati, non è seguito alcun atto concreto. Non solo, abbiamo avuto altre due pronunciamenti a nostro favore: quello di rigetto del ricorso del condominio (23 dicembre 2016) e quello del 19 dicembre 2017 con il quale si dà mandato all’ufficiale giudiziario di riaprire i posti auto di proprietà comunale e perciò pubblica».  

Non sono perciò bastate tre sentenze. «Sono trascorsi oltre due mesi dall’ultimo provvedimento e ancora nulla è cambiato», rimarca Cassani. «Confidiamo a questo punto che la protesta dei cittadini smuova le acque. Una cosa è certa, l’amministrazione proseguirà nelle azioni necessarie alla piena esecuzione della sentenza».

Guarda la mappa dei parcheggi da recuperare

Il contenzioso trae origine dalla decisione del condominio “I portici” di inibire l’utilizzo del parcheggio, diversamente da quanto stabilito dalla convenzione stipulata a suo tempo, con la quale si autorizzava la costruzione dell’immobile. La destinazione pubblica di una parte dell’area di sosta è stata mantenuta per qualche anno, fino a quando dall’oggi al domani gli utenti si sono trovati l’accesso al parcheggio impedito da un cancello. Lo stesso “sbarramento” sul quale è ora comparso un eloquente striscione: «Ottanta posti auto a disposizione dei cittadini e il cancello è ancora chiuso».    

«Il Comune», conclude il sindaco, «si sta muovendo, non sta di certo a guardare».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Febbraio 2018
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