Insieme per Legnano: “No alla biblioteca mangia-verde”

La lista civica critica sul progetto di una nuova biblioteca nel Parco Falcone-Borsellino

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Riceviamo e pubblichiamo

“INSIEME PER LEGNANO” DICE NO ALLA BIBLIOTECA MANGIA-VERDE
Ora che lentamente si sta alzando il velo che fino ad ora ha coperto le reali intenzioni della Giunta Fratus- Cozzi circa il progetto di realizzazione della nuova Biblioteca Civica sul Parco Falcone-Borsellino, riteniamo doveroso far presenti le notevoli perplessità, contraddizioni e criticità che tale scelta comporterà.
1) La maggioranza si rimangia completamente e senza ritegno le promesse elettorali di pochi mesi fa. Nel loro programma indicavano come sede l’area dell’ex dopolavoro aziendale della Franco Tosi e ora, con un inspiegabile (almeno per noi) dietro front, la vogliono realizzare in mezzo ad un parco pubblico. Una scelta che comporterà ulteriore cementificazione e consumo del poco suolo verde esistente in centro città. Così facendo tradiscono le promesse fatte ai loro stessi elettori.
2) A Legnano esistono invece numerose aree dismesse che potrebbero essere utilizzate per opere pubbliche e servizi alla cittadinanza. Non devono essere lasciate in balia della speculazione edilizia oppure abbandonate per decenni (come spesso constatiamo) creando così gravi problemi legati al degrado urbano e alla sicurezza dei cittadini.
3) Più volte, nei giorni scorsi, è stata riproposta l’ipotesi di ristrutturare a Biblioteca Civica l’ex sede degli Uffici Giudiziari di via Gilardelli, da anni abbandonata. Una soluzione sicuramente degna di essere presa in considerazione è già valutata dalla precedente Amministrazione con il supporto dei tecnici comunali. “Insieme per Legnano” ha voluto andare a verificare di persona questa struttura ed ha avuto la conferma che esistono tutti i presupposti per farci una “signora biblioteca”. Alcune cifre: 750 mq per ognuno dei due piani, più tutto il sotterraneo e le aule per le udienze; divisori in cartongesso facilmente ristrutturabili; una struttura architettonica moderna e non certo obsoleta. Il tutto con una previsione di spesa stimata nel 2016 in circa 2,5 milioni di euro e tempi di esecuzione di circa un anno.
4) Quali costi graverebbero su tutti i cittadini perseguendo invece la sciagurata ipotesi della Giunta? Ci viene detto che, spannometricamente, sarebbero di 5 milioni di euro per la nuova realizzazione, ma in assenza però di un progetto biblio-economico indispensabile per simili strutture ed un concorso pubblico per la progettazione dell’opera. Quindi circa il doppio rispetto all’eventuale scelta alternativa. Ci rendiamo conto di quante altre cose potremmo realizzare a Legnano risparmiando 2,5 milioni di euro, per non parlare del risparmio di suolo! Quante volte si negano contributi o si giustificano tagli con la classica frase, più volte sentita in Consiglio comunale: “Le risorse non lo permettono.. “.
Per non parlare poi delle spese di gestione. E’ stata evocata più volte come modello la Biblioteca di Cinisello Balsamo. Si sappia che i costi di gestione di questa biblioteca sono stimati addirittura in 1 milione di euro all’anno, mentre la scelta degli ex Uffici Giudiziari comporterebbe un esborso di circa 300 mila euro l’anno. I conti sono presto fatti: circa 700.000 euro in meno ogni anno! Davanti a queste considerazioni risulta difficile comprendere i reali motivi di una simile scelta. Sui social qualcuno ha scritto che questa Giunta vuole costruirsi un bel monumento da tramandare ai posteri. Ciò sarebbe davvero inconcepibile.
“Insieme per Legnano” farà tutto il possibile per dare voce alla maggioranza dei legnanesi che democraticamente manifestano il loro forte dissenso nei confronti di un’opera estremamente impattante a livello ambientale, economico e socio-culturale.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Febbraio 2018
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