Iscrizioni a scuola: il liceo piace a uno studente su due

A livello nazionale il 55% degli studenti ha scelto il percorso liceale. In leggera ripresa i tecnici (30). A Varese crescono Ferraris e Cairoli. "Tutto esaurito" al Manzoni. Sempre in "overbooking" l'Ite Tosi

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Oltre il 55% degli studenti ha scelto il liceo. A livello nazionale si registra un ulteriore aumento del gradimento tra i ragazzi in uscita dal ciclo primario dei percorsi liceali.

Il più gettonato rimane lo scientifico: l’indirizzo tradizionale continua a convincere ( 15,6%) ma è in costante crescita l’opzione scienze applicate (8,2%). Dopo anni di difficoltà, sorride il classico che inverte il trend registrando una crescita seppur piccola passando dal 6,6% del scorso anno al 6,7% del 2018. In lieve aumento le preferenze per il Liceo linguistico (dal 9,2% al 9,3%). In calo l’Artistico (dal 4,2% dell’anno scorso al 4,1% di oggi). Il Liceo delle Scienze umane cresce: lo sceglie l’8,2% delle ragazze e dei ragazzi rispetto al 7,9% dell’anno scorso. I Licei musicali e coreutici, a numero chiuso per disposizione ministeriale, rimangono a quota 0,9%: indirizzo Musicale sempre allo 0,8%, Coreutico sempre allo 0,1%. L’incremento delle proposte di liceo sportivo ha fatto aumentare gli iscritti passando dall’1,6% all’1,8%.

OTTIMA RISPOSTA ANCHE PER I PERCORSI QUADRIENNALI

Il trend nazionale si registra anche a Varese dove i licei scientifico Ferraris e classico Cairoli hanno visto aumentare la domanda. Soprattutto la scuola di Masnago è stata scelta da 330 ragazzi e si formeranno undici prime, cosa che non accadeva da alcuni anni. Anche il Cairoli, unico classico puro di tutta la provincia, conferma la sua popolarità e vede crescere ulteriormente la sua popolazione studentesca ritornando sopra quota 800 alunni.

Soddisfatto delle pre-iscrizioni il dirigente del liceo Manzoni Giovanni Ballarini che conta di formare tra le 10 e le 11 prime, un numero assolutamente sostenibile dati gli spazi. Lontani quindi i tempi di sovraffollamento anche se il linguistico ha registrato un nuovo aumento di preferenze. Conferma le sue 230 domande l’artistico, coreutico e musicale Candiani di Busto Arsizio che attiverà le 11 prime consentite. Nove prime partiranno al liceo Sereni: 7 a Luino e due a Laveno.

A livello nazionale, un ragazzo su 3 ha scelto il percorso tecnico, in leggera crescita rispetto allo scorso anno mentre continuano le difficoltà dei professionali: dal 15% del 2017 al 14% di quest’anno.

A convincere è soprattutto l’offerta tecnologica nei suoi vari indirizzi 19,3%) mentre l’economico è sostanzialmente stabile ( 11,4%). In provincia, le difficoltà dell’offerta economica si evidenziano al Daverio Casula che mantiene stabili gli altri indirizzi (CAT e Turistico).  Cresce il Carlo Volontè di Luino dove si assiste a una ripresa di interesse dei percorsi Amministrazione, Finanza e Marketing e di quello Costruzioni, Ambiente e Territorio (CAT) da alcuni anni in affanno. Fuori quota, come tradizione, l’Ite Tosi di Busto Arsizio che anche quest’anno, con oltre 500 domande, dovrà riorientare un centinaio di ragazzi.

Tra i tecnici tecnologici l’Isis Ponti di Gallarate prosegue la sua affermazione: le domande hanno registrato un aumento del 17,6% passando da 210 a 247. Importante risultato a Somma Lombardo dove, in un anno, le domande per il percorso agrario sono cresciute del 54,3% passando da 48 a 72. Stazionario, invece, l’interesse per i percorsi professionali, una quarantina di domande. Decisamente positivi i commenti all’Isis Facchinetti di Castellanza dove le 300 domande permetteranno di formare due classi prime in più dello scorso anno. Soddisfatto anche il dirigente del Newton di Varese dove sono cresciute le richieste dei percorsi “meccatronico” biotecnologie e moda.

Anche quest’anno il Lazio si conferma la regione con la maggiore percentuale di iscritti ai Licei, con il 68,1% mentre il Veneto è la prima nella scelta dei Tecnici (39,2%).

L’ultimo dato riguarda le iscrizioni on line: le famiglie sono sempre più autonome nelle iscrizioni con oltre il 71% che le ha fatte in autonomia. Con punte dell’88,4% in Friuli Venezia Giulia (seguono il Veneto, con l’86,9% e la Lombardia, con l’86,8%). Restano più indietro la Puglia (autonomo il 41,8% delle famiglie), seguono la Campania (43,7%) e la Calabria (45,2%).

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it

Sono una redattrice anziana, protagonista della grande crescita di questa testata. La nostra forza sono i lettori a cui chiediamo un patto di alleanza per continuare a crescere insieme.

Pubblicato il 08 Febbraio 2018
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