Più di 10 milioni di litri prelevati dalle “case dell’acqua”

Le 18 colonnine erogano acqua fresca, liscia o gassata, la stessa che sgorga dai rubinetti delle abitazioni, protetta da possibili “retro contaminazioni” da una particolare lampada UV

Milano generica

Ai milanesi piacciono le bollicine, almeno a quelli che si riforniscono alle Case dell’Acqua di MM, gestore dei servizio idrico della città: 18 punti di distribuzione sparsi per tutta la città che, tra il 2013 e il 2017, hanno erogato 10,5 milioni di litri d’acqua (10.598.682), e di questi 5,8 litri è frizzante.

Numeri utili non solo a fotografare le abitudini dei tanti cittadini che si approvvigionano alle fonti pubbliche ma che restituiscono un’immagine limpida di quanto le buone pratiche siano convenienti per tutti.

Da quando esistono le Case dell’Acqua hanno permesso di risparmiare 328 tonnellate di anidride carbonica e 268 di plastica (Pet) per un controvalore – considerando 30 centesimi il prezzo medio di una bottiglia da 1,5 litri – di circa 2,1 milioni di euro.

In testa alla classifica delle più gettonate c’è la Casa dell’Acqua di via Appennini, che ogni giorno dal 24 giugno 2016 eroga in media 1.426 litri, seguita da via Gatti (979), via Barabino (976), via Baroni (846), via Lessona (763) e via Viterbo (746).

Il primato assoluto è in mano al distributore di via Morgagni, che dal 2013 ha regalato 995mila litri d’acqua con una media giornaliera di 568 litri; seguono via Lessona (966mila litri da luglio 2014), via Chiesa Rossa (851mila da marzo 2013 ), Parco Formentano (827mila da marzo 2013 ), via Mazzolari (811mila da giugno 2013), via Zuretti (800mila da marzo 2013 ).

Il consumo medio è aumentato in modo significativo (+50%) nella serie speciale Expo, che MM ha ricollocato dopo l’evento in luoghi ad alta densità abitativa e nelle vicinanze delle case popolari gestite dalla società in cui vivono 50.000 inquilini.

Le 18 Case erogano acqua fresca, liscia o gassata, la stessa che sgorga dai rubinetti delle abitazioni, protetta da possibili “retro contaminazioni” da una particolare lampada UV battericida installata nell’erogatore. Si possono prelevare fino a sei litri a persona al giorno, inserendo nel lettore la Carta Regionale dei Servizi o la Carta nazionale dei Servizi, e ciascuno ha un piano d’appoggio per le bottiglie con una vaschetta raccogligocce collegata direttamente allo scarico, per evitare la formazione di ghiaccio durante l’inverno. In quasi tutti i distributori, le bollicine battono la liscia.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Febbraio 2018
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