“Che razza di memoria” alla Morandi

Un incontro per ribadire come sia necessaria tenere alta l'attenzione E' quello che ha organizzato Progetto Concittadino sabato 10 nel cortile della scuola Morandi, di fronte all'ingresso del carcere dei Miogni

"Che razza di memoria" alla Morandi

Un incontro per ribadire come sia necessaria tenere alta l’attenzione per non far tornare i fantasmi di un passato vergognoso, in cui milioni di persone vennero trucidate in nome della “razza” a cui appartenevano. Anche in Italia e con la complicità di tanti Italiani.

E’ quello che ha organizzato Progetto Concittadino sabato 10 febbraio, con una scelta del luogo significativa: il cortile della scuola Morandi, di fronte all’ingresso del carcere dei Miogni. L’istituto di pena dove, appena tredicenne, venne rinchiusa la neosenatrice Liliana Segre, dopo il fallito tentativo di fuggire in Svizzera con la famiglia.

"Che razza di memoria" alla Morandi

E proprio il racconto dell’arresto della Segre è stato uno dei passaggi fondamentali della manifestazione, insieme ai due interventi di Enzo Laforgia sul razzismo di oggi. «Un sindaco della nostra provincia, all’uscita dell’incontro con il Prefetto, ha commentato dicendo “finalmente possiamo espellerne qualcuno”. Lo trovo a dir poco preoccupante» ha commentato il consigliere comunale di maggioranza. Segnali che hanno dato il senso di un incontro che arriva a poche settimane dalla “Passeggiata della memoria”: «è la seconda occasione in cui dobbiamo trovarci – ha concluso Laforgia – per ribadire qualcosa che dovrebbe essere ormai assodato».

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 12 Febbraio 2018
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