Salvate il pesciolino Lasca

Un progetto “Life” finanziato dall’Ue vede Parco del Ticino e Fisheries Research Institute of Slovenia lavorare insieme per la conservazione di questa specie ittica ormai quasi introvabile

Avarie

È della stessa famiglia di alborelle, scardole&C, piccolissimo, ha un colore argentato e se non fosse ad un passo dall’estinzione ne vedremmo “nuvole” di centinaia di esemplari risalire velocemente i fiumi per sfuggire ai predatori: l’unione, in natura, fa la forza.

Ma non tutto è perduto. Si chiama difatti “Life Saving Lasca” il progetto Life transnazionale cofinanziato dalla Comunità Europea che vede il Parco del Ticino e il Fisheries Research Institute of Slovenia lavorare insieme per la conservazione di questa specie ittica ormai quasi introvabile, la Lasca, specie ittica che vive nelle acque dolci dell’Italia Settentrionale e della Slovenia dove è considerata vicina all’estinzione.

In Italia, e in particolare nel Ticino, il programma di riproduzione artificiale messo a punto dal Parco del Ticino grazie ad una delle azioni previste nel progetto LIFE CON.FLU.PO., anch’esso finanziato dalla Comunità Europea e di cui Regione Lombardia è coordinatore e che ha tra i partner proprio l’Ente magentino, sta ottenendo importanti risultati.

Uno studio, comprendente analisi genetiche, condotto con approccio multidisciplinare tra il 2015 e il 2016 dai tecnici dell’Istituto sloveno ha appurato sia la bontà della tecnica di riproduzione artificiale della Lasca messa a punto dal Parco, sia la possibilità di utilizzare esemplari provenienti dal Ticino per la reintroduzione in acque slovene, tanto da chiedere la collaborazione al Parco per riproporre l’esperienza oltre confine.

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In questi giorni un gruppo di tecnici del Fisher Reaserch Institute guidato dalla responsabile Kaja Plibersek è stato a Pontevecchio di Magenta per visitare l’incubatoio ittico nella Riserva della Fagiana.
Il progetto Life Saving Lasca prevede infatti che la riproduzione della specie venga fatta dal Parco del Ticino – che si avvarrà della collaborazione dell’incubatoio ittico di Somma Lombardo della Fipsas di Varese con cui è stato raggiunto un accordo – e che seguirà poi la loro reintroduzione nel bacino del fiume Vipava in Slovenia. Tra il mese di maggio e giugno, inoltre, un tecnico sloveno sarà a Magenta per seguire la fase di riproduzione della Lasca e acquisire le necessarie conoscenze così che la metodologia possa in futuro essere esportata anche in Slovenia.

«Procede con grande slancio l’opera di internazionalizzazione del Parco del Ticino – commenta il Presidente del Parco, Gian Pietro Beltrami – . Il progetto Life con gli amici sloveni è il primo esempio di attività internazionale spontanea, una strada che il nostro Ente è intenzionato a riproporre in futuro. Mi piace ricordare come questa collaborazione sia nata dalla richiesta del Fisheries Reaserch Institute al nostro Settore faunistico, che non ha esitato a mettere a disposizione le proprie conoscenze e capacità. E questo è motivo di vanto per il Parco del Ticino».

GLI OBIETTIVI PRINCIPALI DEL LIFE SAVING LASCA
–   Creazione dello stock di Lasca dell’Europa meridionale in Slovenia, come fonte di novellame per la reintroduzione
–    Rilascio di almeno 150.000 esemplari nei corsi d’acqua del fiume Vipava, prevedendo circa 500 esemplari rilasciati con successo entro il 2021
–   Redazione di un piano d’azione per la conservazione della Lasca nell’Europa del sud, sua verifica e adozione ufficiale da parte delle autorità competenti
“L’attività ittiologica che comprende anche importanti aspetti di sperimentazione – aggiunge il consigliere delegato Fabrizio Fracassi – ha ottenuto risultati eccellenti e la collaborazione con l’Istituto sloveno ne è la conferma. Alla luce di ciò, riteniamo importante proseguire questo scambio di informazione tra Enti di diversi Paesi Europei, uno strumento ulteriore di crescita e miglioramento”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Febbraio 2018
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