Tutte le sfumature del giallo: cinema, arte, letteratura e non solo

E' stata presentata oggi la "Settimana gialla" che si terrà dal 18 al 25 febbraio a Venegono Superiore con protagonisti di fama nazionale

Avarie

E’ stata presentata oggi pomeriggio la “Settimana Gialla” in programma a Venegono Superiore dal 18 al 25 febbraio.

Un programma ricchissimo che per sette giorni farà di Venegono Superiore una vera e propria “capitale” del giallo, in tutte le sue sfumature: non solo letteratura ma anche cinema, musica, arte e giornalismo con protagonisti di fama nazionale, con appuntamenti, laboratori e convegni  in biblioteca e in sala consiliare.

L’iniziativa, promossa dal Comune di Venegono Superiore e dalla Biblioteca comunale Bruno Munari, porterà in città protagonisti di fama nazionale tra autori, registi, musicisti, critici letterari e musicali, storici dell’arte e illustratori. Tra gli ospiti, il regista della serie “Montalbano”, Alberto Sironi, Valerio Varesi, Margherita Oggero, Bruno Morchio, Massimo Polidoro, per citarne solo alcuni.

Oltre ad offrire agli appassionati la possibilità di approfondire i diversi aspetti di un genere che oggi conquista sempre più persone, la Settimana venegonese vede tre appuntamenti su cinque inseriti anche nella formazione giornalistica, con la possibilità di iscriversi attraverso la piattaforma Sigef dell’Ordine dei giornalisti.

Il programma, sostenuto e promosso dall’Assessorato alla cultura con la biblioteca comunale, vede la collaborazione anche della cooperativa Totem, che cura nello specifico l’appuntamento di sabato 24 febbraio che conclude il triennio progettuale “Fondo Sclavi – Una biblioteca da paura”, nato per valorizzare il patrimonio di 6500 libri che il creatore di Dylan Dog, Tiziano Sclavi, ha donato alla biblioteca.

Altri partner della Settimana Gialla sono Fondazione Cariplo, Cicap, Sentieri della Musica, l’associazione di promozione sociale Gisaf e Thrillernord.

Il festival si apre domenica 18 febbraio alle 15.30 con una “merenda da paura” per i ragazzi da 7 ai 12 anni alla biblioteca di piazza San Giorgio 8. In compagnia di una stravagante detective, i partecipanti saranno coinvolti in un gioco d’indagine alla ricerca di un libro rubato. A conclusione, una merenda con biscotti appositamente creati per la Settimana Gialla e offerti da “La Pasticceria di Davide”. La partecipazione è gratuita, ma, per motivi organizzativi, è richiesta l’iscrizione (telefono 0331.824459) fino a esaurimento dei posti disponibili

A seguire, sempre in biblioteca, il vero e proprio “taglio del nastro” con l’inaugurazione ufficiale che aprirà la settimana, affidata allo scrittore e psicoterapeuta Bruno Morchio, creatore dell’enigmatico e affascinante investigatore Bacci Pagano e ancora una volta finalista, nel 2017, del Premio Scerbanenco (ha ottenuto il premio di qualità) con il suo ultimo libro, “Un piede in due scarpe”, con nuovi protagonisti letterari. L’incontro con Morchio, così come anche i seguenti con autori e scrittori, non sarà però mero confronto su un libro, al contrario tutti gli appuntamenti inseriti nel festival intendono spaziare sul significato del genere addentrandosi nei diversi tipi di scrittura e affrontando tematiche sociali e di attualità. Il pomeriggio con Morchio, che avrà inizio alle 17.30, ha come titolo “Quando a indagare è lo psicologo” e vedrà anche un excursus nella psicologia della mente criminale.

Gli altri appuntamenti del festival si svolgeranno nella sala consiliare di piazza Mauceri 12, dove sarà allestita anche la mostra con le copertine originali del Giallo Mondadori di Oliviero Berni: le serate di mercoledì 21 e giovedì 22 e il pomeriggio conclusivo di domenica 25 sono inseriti anche nella formazione giornalistica e ci si può iscrivere attraverso l’apposita piattaforma Sigef.

Mercoledì 21 febbraio alle 20.45 “ Cinemusica in giallo: “Da Psycho a Montalbano”, una serata dedicata al ruolo del cinema nel giallo negli anni a all’importanza della musica e delle colonne sonore.

Relatori  saranno il docente di linguaggio cinematografico Paolo Castelli con l’intervento “Forme e figure del cinema di Alfred Hitchcock”, un racconto che sarà quasi un “pedinamento” visivo dell’universo stilistico e formale del regista “maestro del brivido”; il critico musicale Claudio Ricordi, che affronterà l’aspetto legato alla nascita della colonna sonora in un film giallo con particolare attenzione alle commistioni tra questo genere e il jazz, e Alberto Sironi, il regista di Montalbano, il commissario nato dalla penna di Andrea Camilleri.

Sironi racconterà al pubblico come nasce una serie televisiva partendo da un libro, quali sono le differenze nell’affrontare un film giallo ieri e oggi, e, in particolare, svelerà alcuni particolari dietro la macchina da presa di una delle serie più seguite e di cui proprio in questi giorni partono nuovi episodi: la scelta dei luoghi, dei personaggi, il ruolo delle donne nella cinematografia legata ai testi di Camilleri.

Attraverso sequenze e immagini, forme e figure, passaggi musicali la serata analizzerà il linguaggio cinematografico di Hitchcock in un paragone con quello televisivo utilizzato per Montalbano, ma anche per precedenti produzioni di Sironi, in una sorta di paragone tra il linguaggio filmico di ieri e di oggi. L’aspetto del linguaggio musicale nella narrazione cinematografica rappresenterà inoltre una parte tecnica e linguistica della serata.

Giovedì 22 febbraio alle 20.45 spazio a una parte più tecnica dal punto di vista scientifico con “Le chiavi del brivido: tra emozione e scienza”, con relatori la criminologa Cristina Brondoni, l’antropologa fisica Alessandra Mazzucchi, e Massimo Polidoro (segretario nazionale Cicap). La serata ha appunto per protagonisti i tecnici e aiuterà a capire alcuni meccanismi delle indagini e a evitare errori in cui si potrebbe si incorrere quando si affronta la cronaca nera o la scrittura di noir non conoscendo nei dettagli alcune specifiche tecniche.

Polidoro, nel suo intervento titolato appunto “Le chiavi del brivido. Suspense, paura e adrenalina. Come nasce un libro, un film o un’esperienza emozionante”, prendendo spunto dai suoi thriller “Il passato è una bestia feroce” e “Non guardare nell’abisso”, oltre che dalla sua lunga esperienza di psicologo dell’insolito e indagatore di misteri, condurrà in un viaggio alla scoperta dei meccanismi sociali, fisiologici ed evolutivi che stanno alla base della paura.

Il pomeriggio di sabato 24 febbraio, dalle 17, è dedicato alla chiusura del progetto “Fondo Sclavi – una biblioteca da paura”. Quattro esperti proveranno a tracciare nuove piste di lettura per entrare nel fondo e goderne i contenuti: per il cinema il critico cinematografico e regista Alessandro Leone, per il fumetto il disegnatore Fabio Folla, per i tanti libri d’arte Luca Traini, mentre la bibliotecaria Marina Adotti, autrice del libro “Il Fondo Sclavi, tra cinema e fumetto” offrirà una panoramica generale su questo patrimonio della comunità venegonese.

Domenica 25 febbraio gli incontri sono nel pomeriggio dalle 16: “Indagini e parole: autori a confronto” è il tema della giornata che parte con la visione del film muto di Hitchock “The lodger” musicato dal vivo dalla pianista Francesca Badalini  e dal percussionista Emanuele Cedrosa, che offrirà anche una sorta di lezione sulla musicalità e su come operare quando questa manca.

Alle 17.30 conclude la manifestazione un confronto/tavola rotonda con relatori gli scrittori Margherita Oggero, Pierluigi Porazzi e Valerio Varesi. Con loro saranno tanti gli argomenti da affrontare, legati sia al fatto che non hanno scritto solo gialli (e dunque sarà interessante capire che studio e che lavoro c’è dietro un lavoro che affronta diversi generi letterari), sia all’essere giornalisti di due di loro (Varesi e Porazzi) e quindi le differenze tra scrittura letteraria e scrittura giornalistica e scoprire con loro che cosa ne pensano di quello che viene definito “giornalismo narrativo”, ma anche come si vive la trasposizione della scrittura in film da parte di chi ha creato una narrazione. Varesi è il creatore del commissario Soleri, protagonista in tv della serie Nebbie e delitti, la Oggero della famosa “prof” trasferita già sia sul piccolo sia sul grande schermo, Porazzi del letterario Alex Nero alle prese con lo spietato serial killer chiamato Teschio. Ma non solo. Proprio la poliedricità anche come scrittori dei tre protagonisti permetterà sicuramente di parlare di libri e letteratura, ma anche di spaziare su passato, presente e futuro del giallo e di affrontare temi ancora più ampi. Valerio Varesi si è infatti cimentato anche con una trilogia della Repubblica, che conduce in un affresco dalla Resistenza ai giorni nostri, Margherita Oggero, con il nuovo testo “Non fa niente” affronta cinquant’anni di storia da un punto di vista femminile, Pierluigi Porazzi con il recente “Una vita per una vita” (con coautore Massimo Campazzo) indaga sul bullismo e sulle sue ripercussioni sociali e psicologiche.

Un pomeriggio che dunque spazierà in tematiche attualissime, in un confronto del genere giallo e del linguaggio di scrittura dal punto di vista maschile e femminile e anche partendo da diverse zone geografiche (Parma, Torino, Udine) come punti di vista dai quali parlare dell’argomento cardine della Settimana Gialla.

Sono previsti anche incontri sul genere giallo e laboratori destinati ai ragazzi del Centro Infanzia e della scuola superiore di secondo grado che ne hanno fatto richiesta.

«Come amministrazione – ha spiegato nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’evento il sindaco di Venegono Superiore Ambrogio Crespi – abbiamo sempre cercato di investire sulla cultura, che ha in sé un valore fondamentale e di grande utilità per il singolo e per la comunità, utile a produrre maggiore coesione sociale e maggiore consapevolezza».

Tutti gli incontri sono a ingresso gratuito.

QUI potete leggere e scaricate tutto il programma

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Pubblicato il 12 Febbraio 2018
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