Finchimica: dall’headquarter di Manerbio progetta la conquista di Iran e Kazakistan
Per ampliare il suo business, Finchimica di Manerbio, si appresta ad espandere le sue registrazioni in nuovi mercati
Per ampliare il suo business, Finchimica di Manerbio, si appresta ad espandere le sue registrazioni in nuovi mercati
L’internazionalizzazione di Finchimica prosegue verso Est: Iran e Kazakistan i prossimi bersagli
Finchimica, la nota azienda di Manerbio sta progettando un ampliamento del suo business verso il Medio Oriente e l’Asia Centrale, individuando in particolare nell’Iran e nel Kazakistan i nuovi mercati su cui focalizzare l’attenzione. Finchimica di Manerbio negli anni si è conquistata una posizione di leadership in ambito agrochimico, operando nella produzione, registrazione e commercializzazione di intermedi chimici, principi attivi e prodotti per la tutela delle colture in Italia e all’estero. La politica di internazionalizzazione adottata dall’azienda nel corso degli anni la vede ora protagonista a livello globale di alcuni dei più importanti mercati del settore. Finchimica di Manerbio ha attualmente al proprio attivo numerose registrazioni in tutto il mondo: Stati Uniti, Brasile, Cile, Cina, Australia, e naturalmente Europa (Italia, Spagna, Portogallo, Francia, Regno Unito, Irlanda, Belgio, Olanda, Austria, Ungheria, Bulgaria, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Grecia, Romania, Cipro e Malta). L’obiettivo di allargare il proprio raggio di azione a Iran e Kazakistan è proprio quello di consolidare la presenza del proprio brand nei due Paesi, che rappresentano mercati di sicuro interesse per la possibilità di concludere ottime registrazioni, grazie anche alle prospettive di crescita del comparto primario interno ad entrambi gli Stati.
Iran e Kazakistan: prospettive di sviluppo del comparto primario
Quali sono i motivi che hanno indotto Finchimica, la storica azienda di Manerbio, a puntare il proprio sguardo su Iran e Kazakistan? In una dichiarazione di Marco Pirinoli, Direttore commerciale del Gruppo, emerge chiaro il desiderio di accedere a due mercati dalle prospettive di crescita decisamente interessanti. Nonostante la difficoltà oggettiva di penetrare questi due mercati e la complessità di gestione che implicano, Pirinoli ha dichiarato che sono pochi i Paesi che possiedono margini e scenari similari. Iran e Kazakistan permetterebbero a Finchimica di Manerbio di accedere ad un ecosistema emergente, dove il settore primario costituisce una parte fondamentale dell’economia interna. L’Iran, ad esempio, ha superato gli 80 milioni di abitanti, e soddisfare il fabbisogno interno è un obiettivo strategico del governo, per svincolarsi dal peso di un’economia basata sulle esportazioni di petrolio. Le difficoltà di gestione sono affrontabili da Finchimica perseguendo una strada di partnership strategiche con attori locali. Piniroli ha dichiarato che sono già stati individuati potenziali partner con cui avviare una proficua collaborazione. Affidarsi a collaboratori che conoscono bene il territorio, di certo, può rivelarsi di prezioso, in termini di informazione e sostegno, nella conquista di nuovi mercati, specialmente se complessi come quelli asiatici.
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