Kb, svuotato anche il centro richiedenti asilo di Samarate

In contemporanea a quelli di Gorla Maggiore, anche i profughi alloggiati nella villetta bifamiliare di via Ollearo sono stati trasferiti in un altro centro. Il centro Kb era stato teatro di diverse proteste

Lo sgombero dei profughi di Samarate

I richiedenti asilo affidati alla Kb srl lasciano anche Samarate.

Dopo i trasferimenti dei giorni scorsi, nella giornata di giovedì 22 marzo la smobilitazione ha riguardato anche il Centro di Accoglienza Straordinaria, nella cittadina vicino a Malpensa. Gli ultimi ospiti rimasti nella villetta bifamiliare di via Ollearo sono stati trasferiti al centro gestito dalla Croce Rossa Italiana a Tradate.

Il centro d’accoglienza era stato allestito da Kb nel 2014, trasferendo i richiedenti asilo da Verghera al nuovo alloggio, in una vecchia casa bifamiliare in zona isolata in frazione San Macario (in questo caso, come in via dei Mille, Kb aveva acquistato direttamente lo stabile). L’insediamento di richiedenti asilo era stato teatro di diverse proteste, spesso inscenate non solo in via Ollearo ma anche in piazza a Samarate: il patron di Kb Roberto Garavello ad un certo punto aveva deciso anche di concedere una forma di “autogestione” ai richiedenti asilo, con una scelta che aveva provocato poi ulteriori problemi (nel corso di una protesta in piazza, lo stesso Garavello aveva poi minacciato velatamente i richiedenti asilo a lui affidati). In un’occasione, nel 217, il centro era già stato svuotato per un periodo, da gennaio ad aprile (nella foto che apre questo articolo: lo sgombero).

Le operazioni di sgombero di oggi a Samarate, come anche a Gorla Maggiore, sono avvenute senza alcuna tensione nè particolare eco (a differenza di quanto successo ad esempio a Gallarate, dove il sindaco Cassani è intervenuto “spedendo” i migranti verso Milano). L’amministrazione comunale samaratese, informata, ha seguito l’evolversi attraverso l’assessore ai servizi sociali Nicoletta Alampi: il Comune, pur non avendo responsabilità diretta, ha sempre monitorato il centro nel tempo.

 

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 22 Marzo 2018
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