“Nell’ippodromo ci corrono i cavalli non le macchine”

Gli allenatori di galoppo pronti a bloccare il rally. Marco Gonnelli: «Nessuno ha parlato con noi che qui ci lavoriamo»

Le scuderie a rischio (inserita in galleria)

«Questo è un ippodromo, qui ci corrono i cavalli, non le auto. Quindi siamo pronti a bloccare le gare di venerdì e sabato». Marco Gonnelli (foto), presidente degli allenatori di galoppo, è molto arrabbiato con gli organizzatori del 27° Rally dei Laghi ed è pronto a dare battaglia.

Gli allenatori di galoppo sono preoccupati per due motivi: la salute dei cavalli e la metamorfosi che sta subendo l’ippodromo delle Bettole di Varese. Secondo Gonnelli a risentirne maggiormente sarà la scuola pony che si trova all’interno dell’impianto. «I cavalli – spiega l’allenatore – sono animali sensibili e non sono abituati al rombo delle macchine da rally. Non è che possiamo mettergli i tappi nelle orecchie. Questi signori che organizzano la gara avrebbero almeno dovuto avere la delicatezza di parlare con noi che qui ci lavoriamo».

L’ippodromo che è di proprietà del Comune viene dato in gestione alla Svicc, più conosciuta come La Varesina, cioè la società che organizza le corse di galoppo, che a sua volta affitta ad altri soggetti alcuni spazi per eventi, tra cui Gandini Group che è tra gli organizzatori del rally. «Noi siamo più che disponibili a fare manifestazioni legate al mondo del cavallo – dice Gandini – ma non ci sono proposte all’altezza della situazione. Non ci sono problemi ad avere un confronto con gli allenatori di galoppo, visto che con i vertici della Varesina lo abbiamo già».

Un confronto che, dice Gonnelli, di fatto non si vuole, lasciando invece spazio al solito gioco delle parti come avviene in tutte le situazioni dove c’è un conflitto nell’attribuzione delle responsabilità. «Chiediamo informazioni al dottor Tosi direttore dell’ippodromo – continua l’allenatore – e lui non ne sa niente e lo stesso accade con il presidente della Varesina Borghi. E poi, questo signor Gandini, noi non l’abbiamo mai visto».

I due contendenti stanno a meno di cinquecento metri di distanza: Gonnelli alle scuderie di via Galdino e Gandini negli uffici sotto la tribuna centrale dell’ippodromo.
Forse quello che manca è la volontà di incontrarsi.

Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it

Il lettore merita rispetto. Ecco perché racconto i fatti usando un linguaggio democratico, non mi innamoro delle parole, studio tanto e chiedo scusa quando sbaglio.

Pubblicato il 14 Marzo 2018
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