Un semaforo pedonale a Crenna, perché non si ripeta la tragedia di Marco Limido

Il trentenne crennese morì investito nel gennaio del 2016. Dopo due anni è finalmente in cantiere l'impianto che renderà più sicuro l'attraversamento di via Monte San Martino

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Una strada più sicura, in un punto molto frequentato, pur ai margini della città: è l’obbiettivo del nuovo semaforo pedonale in via Monte San Martino, a Crenna, i cui cantieri sono stati aperti in questi giorni e si concluderanno (tempo permettendo) nei prossimi giorni.

Un intervento che arriva a poco più di due anni dalla scomparsa di Marco Limido, investito il 13 gennaio del 2016 appunto al passaggio pedonale nel punto in cui la strada per Besnate incrocia la via che dal centro del rione Crenna va al cimitero.

Graziano Limido e la moglie Anna sono tornati al passaggio pedonale, oggi, sotto la neve, per vedere quell’intervento che fu ipotizzato subito dopo quel grave incidente e che alla fine si è riusciti a concretizzare dopo due anni. Da Graziano, padre di Marco, è arrivato ancora una volta l’appello a garantire la sicurezza stradale «in un tratto dove ancora molti vanno troppo veloce», dice citando episodi visti di persona.

Il semaforo stradale è costato 40mila euro: sarà ovviamente “a chiamata”, nel punto dove già c’è il passaggio pedonale, poco lontano dalla rotonda, una delle due realizzate negli anni Duemila per “spezzare” il lungo rettifilo tra Besnate e Ronchi, teatro di incidenti molto gravi (tra cui un duplice mortale).

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I genitori di Marco Limido insieme a Luigi Causarano (a sinistra), all’assessore Caruso (al centro) e al tecnico comunale geom. Claudio Stefelli.

«Siete state le prime persone che ho incontrato quando sono diventata assessore» ha ricordato Francesca Caruso, delegata del sindaco per la Polizia Locale e sicurezza, spiegando il lungo percorso necessario per arrivare al risultato. L’installazione del semaforo richiederà anche la modifica dell’attuale illuminazione pubblica, perché la luce non attenui la luminosità delle lanterne semaforiche rosse e verdi.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 02 Marzo 2018
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