Un’ala nuova e un cuore antico per la seconda biblioteca della provincia

Situata in parte all'interno di un palazzo storico e in parte in una ex-corte d'assise, la biblioteca Gian Battista Roggia è al centro di importanti trasformazioni

biblioteca busto arsizio

Terza tappa di “Biblioteche in tour“. Trovate qui la presentazione del progetto di VareseNews

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La biblioteca di Busto Arsizio 4 di 34

La biblioteca di Busto Arsizio ha prestato, nel 2017, 114.113 libri ai suoi 6102 iscritti. La Biblioteca Gian Battista Roggia è la seconda della provincia di Varese per servizi e patrimonio, con un bacino d’utenza che, comprendendo anche il Sistema Bibliotecario Intercomunale Busto Arsizio e Valle Olona di cui è a capo, supera i 150.000 abitanti.

La biblioteca si compone di due ali separate: la parte “vecchia” che occupa una grossa parte di Palazzo Cicogna e una parte nuova (Sala Monaco) che occupa la vecchia aula della Corte d’Assise, restaurata e trasformata in uno spazio moderno e polifunzionale molto apprezzato dai cittadini. Nella parte vecchia è presente l’emeroteca, il servizio di prestito, l’aula studio molto frequentata e apprezzata dagli studenti (soprattutto universitari, ndr), la sala bambini e ragazzi con spazi gioco e una vasta scelta di libri.

Da qualche settimana è stata nominata la nuova direttrice Claudia Giussani (vicedirettrice Monica Giuffrida) che ha preso il posto di Loredana Vaccani (ve l’avevamo presentata qui). La nuova direttrice vorrebbe aprire gli spazi agli adolescenti che «sono la categoria che meno sfrutta la biblioteca» e per riusirci punta ad introdurre anche il gaming tra le attività che vi si possono svolgere: «Immagino la biblioteca come uno spazio dove ci devono essere zone silenziose e zone di dialogo – spiega – l’importante è che i luoghi siano distinti e adeguati».

Unire tradizione e innovazione è l’obiettivo dei nuovi vertici. Su questo c’è piena condivisione con l’amministrazione comunale sia sugli obiettivi che sul metodo: «L’impostazione che intendiamo dare – spiega la direttrice – prevede una forte alleanza col territorio e con le librerie locali ma anche con le manifestazioni culturali come Filosofarti o il Caffè Letterario e un’integrazione con l’attività museale delle Civiche Raccolte d’Arte».

Claudia Giussani ha già un importante obiettivo per il 2018 che è quello di avviare un processo di redifinizione degli spazi e dei servizi nella parte vecchia con la partecipazione dello staff e degli stakeholders (utenti e realtà cittadine interessate).  Saranno gli stessi gruppi di utenti, divisi per categorie (anziani, studenti, adolescenti, famiglie, lettori storici), a partecipare alla trasformazione degli spazi «affinchè ognuno possa sentire la biblioteca a sua misura».

Ma la biblioteca di Busto Arsizio racchiude nel proprio scrigno alcune peculiarità che vengono apprezzate anche da studiosi che vengono da fuori città. Il fondo dell’architetto Silvio Gambini (grande esponente del Liberty) che ha lasciato tante testimonianza in città soprattutto con alcune ville che si possono ammirare in varie zone della città. La blbioteca custodisce i progetti di queste dimore, i suoi manufatti (ad esempio alcune lampade) ma anche libri sulla montagna (sua grande passione), romanzi e periodici a lui appartenuti. Altri fondi conservati, di una certa importanza, sono dedicati a Grampa, Crespi e Filodrammatica Manzoni. Di grande valore storico è anche la raccolta di cinquecentine, incunaboli e manoscritti a carattere principalmente religioso.

La biblioteca di Busto Arsizio è il cuore pulsante di un quartiere che sta rinascendo e che si spera di vedere fiorire il prima possibile. Da un lato, infatti, ci sono le vecchie carceri austriache, un edificio che l’amministrazione spera di recuperare con l’impresa che sta realizzando il complesso della Residenza del Conte e la piazza Vittorio Emanuele II. I lavori per la realizzazione di questa piazza pedonale che collega il centro storico con Palazzo Cicogna sono iniziati e dovrebbero concludersi entro giugno del 2018. Per il recupero delle ex-carceri, invece, non ci sono ancora tempi certi ma i lavori dovrebbero partire nel 2019.

Alcuni numeri: oltre 200.000 volumi di cui più della metà a scaffale aperto, circa 4000 pubblicazioni del Fondo Antico (tra le quali 32 cinquecentine e 42 manoscritti ), 120 periodici correnti e 1600 periodici storici cessati, un Fondo di storia locale con importati donazioni quali il Fondo Gambini e il Fondo Grampa.

Orario d’apertura e informazioni sulla biblioteca di Busto Arsizio

SAGGISTICA E MULTIMEDIALE
Bancone (piano terra) e Sala Monaco (ala nuova)

PERIODICI (piano terra)

SALE STUDIO (piano terra)

dal lunedì al venerdì: 9.00-18.45
sabato: 9.00-17.45

SEZIONI del primo piano
LETTERATURA e STORIA LOCALE (su appuntamento)

dal lunedì al venerdì: 9.00-18.45
sabato 9.00-17.45

SEZIONE RAGAZZI

dal lunedì al venerdì: 14.30-18.45
sabato: 14.30-17.45

Contatti: prestito piano terra/centralino 0331390381.

 

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 22 Marzo 2018
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