W Armida e tutte le donne che vi hanno cambiato la vita

Abbiamo ricevuto molte storie dedicate a una figura femminile importante per le vostre vite, ed ora è diventato un libro bellissimo (e potete scaricarlo gratis)

Generico 2018
(Nonna Armida con Federica)

Eccoci ci siamo! Il libro con le vostre storie è pronto. Lo trovate qui e potete scaricarlo gratis cliccando sull’immagine qui sotto o cliccando qui: La donna che mi ha cambiato la vita

E’ stato bellissimo leggere i vostri ringraziamenti ad una donna che è stata per voi preziosa: ci avete aperto il vostro cuore e questo ci fa sentire parte di una comunità vera.

Vi riportiamo qua sotto la storia che ha raccolto più consensi tra la redazione.
Qual è la donna che ti ha cambiato la vita? era la nostra domanda. Per Federica Medici, alla quale regaliamo le due edizioni del libro “Storie della buonanotte per bambine ribelli”, è nonna Armida che proprio oggi, 8 marzo, avrebbe compiuto gli anni. 

Ma è stato difficile scegliere tra le storie arrivate: “Di mamma ce n’è una sola”, “Mamma per sempre, tra cielo e terra” e “La mia trisnonna, Felicita Maria” meritano una menzione speciale.

Non ci resta che fare gli auguri a tutti: alle donne per la loro festa, agli uomini perché sappiano camminare con amore e rispetto accanto alle loro madri, mogli, compagne e amiche.  Buona lettura.

Buon compleanno nonna Armida

Qual è la donna che mi ha cambiato la vita? Non ho bisogno di stare a pensarci, la risposta l’ho subito. Può sembrare banale, può sembrare scontato, ma è la mia nonna, la mia nonna materna, Armida Dotto. Ovviamente tutto senza togliere niente a mia mamma, che per sopportarmi ne ha passate tante, specialmente durante la mia adolescenza. 8 marzo, è il giorno in cui ricorre la Giornata internazionale della donna. 8 marzo, è il giorno in cui mia nonna è nata. Per questo ci tengo a fare gli auguri a tutte le donne del mondo, ma in particolare i miei auguri vanno direttamente a lei. Quest’anno avrebbe compiuto 74 anni. Lei è la mia eroina, è stata la mia fan numero uno (credo lo sia ancora oggi, ma da lontano), per lei sono sempre stata giusta così com’ero, come sono. Mi ha cambiato la vita perché purtroppo non è stata una donna fortunata, né nella vita, né nella salute. Ci ha lasciati nel 2009, aveva solo 65 anni. Nella vita non ha avuto di fianco un uomo degno di lei, nella salute ha trovato tanti intralci, troppi, che me la hanno portata via troppo presto. Era una donna buona, ma, passatemi il termine, con le palle. Anche quando stava male riusciva a sdrammatizzare, parte del mio carattere credo di averlo preso da lei. Potrei andare avanti ora a parlare e a scrivere di lei. Capita che mi dicono “hai il colore degli occhi come tua nonna” oppure “in questa foto ha la tua stessa espressione”… quando ciò accade mi esplode il cuore di gioia. Mi rende proprio orgogliosa. Mi ha insegnato molte cose, alcune direttamente, altre indirettamente. Il budino metà al cioccolato e metà alla vaniglia, la torta di mele, l’uncinetto, come curare le piante. Mi ha passato la passione per i fiori, i suoi preferiti erano le calle, i girasoli e le rose. Amava ballare, aveva un sacco di vestiti alla moda, gioielli e scarpe. Ascoltava sempre musica dalla radio in cucina. Correvo da lei per guardare i cartoni alla mattina insieme, per mangiare l’insalata con le mani perché a casa mia era vietato. Dormivamo spesso insieme, “Gli Aristogatti” era la nostra cassetta preferita, che guardavamo tantissime volte. Ora ripensandoci mi viene il dubbio che fosse la mia preferita e lei per accontentarmi lo guardava con me ogni volta. 6 Era un po’ il mio angelo custode, mi proteggeva, scappavo da lei quando litigavo con i miei, mi faceva stare tranquilla e mi difendeva a spada tratta. Da piccola avevo qualche problema di autostima e lei era sempre pronta a dire che sarei diventata una bella ragazza, che sarebbe stata bella anche con addosso degli stracci. Ogni tanto mi osservo le mani e penso che siano troppo cicciottelle, poi ricordo che sono molto simili alle sue e sorrido. Ha sempre provato a fare in modo che io accettassi me stessa così come sono, senza desiderarmi diversamente, senza dannarmi per non essere come un’altra e sono cose che cerco di ricordarmi ogni giorno, specialmente ai giorni nostri in cui la maggior parte delle cose è basata sull’apparenza. Mi ha insegnato che, alla fine, si vive anche senza un uomo di fianco. Che una donna rimane tale anche se da sola. Che se si è una donna, non significa valere di meno. Che non bisogna mai perdersi d’animo. Un po’ come Rosie Bonavita del manifesto “We can do it!”. Mi ha insegnato a preoccuparmi delle cose, degli altri, di tenere a ciò che ho. Ha saputo mandare avanti una famiglia, crescere due figlie, risparmiare, creare una casa sua… tutto praticamente da sola. Ha patito la povertà ed ha usato quella sua sofferenza per non doverla più rivivere, né lei, né noi. Capita ancora oggi che penso al momento in cui ho saputo che non era più materialmente qua. Sottolineo materialmente perché sono convinta che sia spesso con me, in un modo o nell’altro. Quando sono davanti ad un problema o ad una scelta importante penso sempre “cosa direbbe o penserebbe la nonna?” e dopo che mi rispondo, so come fare e come agire. A dire la verità penso anche a come sarebbe ad averla ancora qua e mi rendo conto che avrei una nonna super, sveglia, giovanile e bella. Bella da fare invidia. La Festa della Donna cade proprio nel giorno del compleanno di mia nonna. O è il compleanno di mia nonna che cade nel giorno della Festa della Donna. Mi va bene in entrambi i modi. Sono orgogliosa di mia nonna, per me è la Donna con la D maiuscola. I fiori molto spesso vengono attribuiti alla bellezza femminile. Mi piace pensare a mia nonna come ad un fiore: lei è il mio fiore, ed è uno di quei fiori che non appassirà mai.

Federica

 

La donna che mi ha cambiato la vita (scarica il libro in pdf)

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Marzo 2018
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