Al via la quarta edizione di “Inbuyer”, Varese punta sul turismo

Quarta edizione dell’iniziativa che prevede incontri b2b su tutto il territorio regionale tra aziende lombarde e buyer esteri selezionati. A ottobre appuntamento a Varese

export esportazioni mondo economia

92 giornate di eventi in Lombardia, 462 buyer provenienti da oltre 40 paesi, 2148 imprese lombarde servite, 10736 incontri b2b, oltre 900 accordi conclusi: questi i numeri delle prime tre edizioni del progetto “InBuyer” di Unioncamere Lombardia e Sistema Camerale Lombardo, con il supporto di Promos, Azienda Speciale per le Attività Internazionale della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza, Lodi.

L’iniziativa prevede l’accoglienza di operatori economici selezionati con l’obiettivo di favorire il processo di internazionalizzazione e creare occasioni di business per le imprese lombarde attraverso l’organizzazione di circa 2000 incontri b2b nel corso di 19 appuntamenti in tutte le province della Lombardia. A Varese Camera di Commercio ha organizzato per ottobre l’appuntamento, dedicato a due settori in crescita e di grande interesse per la nostra provincia: turismo e attrattività territoriale.

Grazie al progetto, le imprese possono incontrare gratuitamente circa 100 buyer selezionati, provenienti da paesi di tutto il mondo, tra questi: Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Lituania, Regno Unito, Romania, Polonia, Spagna, Svezia, Ungheria, Israele, Brasile, Canada, Usa, Algeria, Angola, Marocco, Azerbaijan, Corea del Sud, Georgia, Giappone, India, Kazakhstan, Libano, Russia, Singapore, Tajikistan, Thailandia, Vietnam, Arabia Saudita, Bahrain, Emirati Arabi Uniti, Iran, Oman, Qatar.

Al progetto possono aderire le imprese lombarde dei settori: Alimentare, Moda, Arredo, Cosmetica, Costruzioni, HVAC-R, Packaging e Labelling. Il progetto è destinato a piccole e medie imprese di produzione con sede legale o operativa in Lombardia che abbiano potenzialità di interazione con i buyer esteri. Per informazioni le imprese possono contattare la Camera di Commercio della provincia di appartenenza.

Scheda: tabelle export

«Il progetto InBuyer – spiega Gian Domenico Auricchio, Presidente di Unioncamere Lombardia, si conferma come un’iniziativa di successo del Sistema camerale lombardo, fortemente apprezzata dalle imprese lombarde. Il progetto si è ormai consolidato come un programma strutturato di accoglienza di qualificati buyer internazionali sul territorio regionale, adeguando di anno in anno i mercati target, coinvolgendo nuovi operatori esteri per ampliare sempre più la promozione delle eccellenze regionali. Questo intervento, intercettando le esigenze delle micro e piccole imprese produttive lombarde, permette in maniera efficace ed efficiente di agevolare i processi di internazionalizzazione».

«InBuyer è ormai un punto di riferimento per le aziende lombarde che hanno l’obiettivo di ampliare il proprio business internazionale – spiega Carlo Edoardo Valli, Presidente di Promos, Azienda Speciale per le Attività Internazionali della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza, Lodi – E’ un progetto attraverso cui le piccole e medie imprese del territorio possono valutare la propria propensione all’export o sviluppare ulteriormente il proprio processo di internazionalizzazione in modo semplice e comodo, attraverso incontri one to one mirati sul proprio territorio con buyer selezionati e realmente interessati ai loro prodotti».

La Lombardia nel 2017 ha esportato 8 miliardi in più del 2016 (117,9 rispetto a 109,8). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e della sua azienda speciale Promos per l’internazionalizzazione, sugli ultimi dati Istat, sui settori del manifatturiero. Di questa crescita sono responsabili con 6 miliardi in più i primi 20 paesi in cui la regione esporta. In particolare gli Stati Uniti hanno acquistato un miliardo in più in un anno (9 miliardi anziché 8), la Germania 827 milioni in più (15,8 miliardi invece di 15), la Russia 520 milioni in più (2,4 miliardi al posto di 1,9), la Polonia 490 milioni in più (3,5 miliardi invece di 3), la Francia 469 milioni in più (11,4 invece di 10,9), la Spagna 451 in più (6,5 miliardi invece di 6). Primi paesi per crescita percentuale in un anno: Russia (+27,9%), Polonia (+16%), Giappone (+15%). Tra questi principali 20 partner, superiori al +10% di crescita anche Ungheria, Romania, Stati Uniti.

L’export manifatturiero lombardo è trainato da macchinari, metalli, moda e chimica e rappresenta il 98% del totale. I macchinari superano i 24 miliardi e riprendono a crescere (+6,4%). Seguono i prodotti in metallo (18,5 miliardi, +9%), la moda (13 miliardi, +3,6%), i prodotti chimici (12,7 miliardi, +5,4%), gli articoli in gomma e gli alimentari (quasi 7 miliardi). Crescita a due cifre per alimentari (+17%) e farmaceutici (+25%). Germania (+5,5%), Francia (+4,3%) e Stati Uniti (+13%) sono le maggiori destinazioni delle esportazioni. In forte ripresa il mercato russo (+28%). Sostanze chimiche ed elettronica con circa 17 miliardi sono invece i prodotti più importati in Lombardia. I principali Paesi di provenienza: Germania, Francia e Cina.

L’export manifatturiero italiano raggiunge i 430 miliardi, +7,4%. Milano è prima con 40 miliardi circa (9,3%, +8%), seguita da Torino (22 miliardi, +3,6%), Vicenza (17,5 miliardi, +5,6%), Brescia e Bergamo con 15 miliardi (rispettivamente +8,4% e +6,7%). Nell’import guida Milano, vengono poi Roma, Torino, Verona, Vicenza e Bergamo.

I dati sul territorio. Supera i 120 miliardi di euro l’export lombardo di tutti i beni, con un aumento quasi dell’8% e vale oltre un quarto (27%) del totale italiano che è di 448 miliardi. Milano con 41 miliardi di euro (+8%), Monza Brianza con 10 (+11%) e Lodi con 3 (+12%) rappresentano insieme il 45% dell’export regionale. Bene anche Brescia e Bergamo, che vengono dopo Milano, con oltre 15 miliardi di export e una crescita rispettivamente del 9% e del 7%. L’aumento maggiore lo realizza però Cremona con +16%. Bene anche le importazioni che crescono dell’8% in regione ma con punte del +32% a Cremona e del +16% a Monza Brianza. L’import nel 2017 raggiunge quasi i 125 miliardi di euro, circa un terzo del totale italiano, con Milano (64 miliardi), Brescia, Bergamo (9 miliardi) e Pavia (8,6 miliardi) come maggiori importatori.

Gli incontri in Lombardia (a Varese l’appuntamento è in ottobre)

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Aprile 2018
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