Amor mi fa cantare: un incontro-concerto tra teologia e musica

L'appuntamento è promosso da Atmosphaera ensemble, don Sante Ambrosi e associazione VivArteMent

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Atmosphaera ensemble, don Sante Ambrosi e associazione VivArteMente presentano a Samarate “Amor mi fa cantar: il medioevo riscopre l’amore umano come anima del mondo e dell’uomo”: un incontro sulla concezione dell’amore da Ovidio al tardo Medioevo e un concerto sui canti d’amore dal X al XV secolo con strumenti medievali

L’appuntamento è per domenica 15 aprile 2018, alle 15.30, al Salone San Rocco, nel Centro Parrocchiale di via Statuto 7 a Samarate.

L’incontro-concerto è un nuovo approccio per far conoscere al pubblico odierno gli antichi tesori musicali della cultura italiana ed europea in maniera coinvolgente. Nella prima parte, Sante Ambrosi, teologo e filosofo, illustra il concetto dell’Amore dell’Epoca Classica e del Medioevo per “far comprendere” e aiutare a capirne il senso più profondo agli spettatori del nostro tempo, con una straordinaria capacità dialettica, semplicità di esposizione e simpatia, caratteristica della sua personalità.
Degna di nota diventa l’esperienza dei sommi poeti fiorentini del Trecento, dove il concetto nobile e sublime dell’Amore raggiunse vette forse mai più toccate nelle epoche successive. Questa esperienza è di riflessione oggi dove esiste una forte connotazione fisica dell’Amore ma una relativa mancanza di educazione ai sentimenti profondi.

(Nella foto: Andrea di Bonaiuto, Danza delle donzelle nel giardino d’amore, 1365, affresco, Santa Maria Novella, Firenze)

Nella seconda parte, il Concerto sviluppa musicalmente quei temi agendo in forma di incontro: i musicisti e l’attrice introducono e spiegano la storia, la tradizione e i testi di ogni gruppo di brani, dal X secolo all’inizio del Quattrocento, tutto in forma di spettacolo, con letture e curiosità recitate da leggii laterali costruiti sulla falsa riga di quelli medievali.
Le voci di mezzosoprano e basso interpretano i canti d’amore di quei secoli accompagnate da strumenti musicali ricostruiti storicamente. Di particolare interesse è la parte centrale appositamente creata per spiegare singolarmente con esecuzioni solistiche gli strumenti musicali usati nonché le voci. Un pomeriggio che per tutti gli spettatori può diventare un indimenticabile ricordo, un quadro della vita culturale e musicale del nostro splendido passato.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Aprile 2018
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