Bottigliate per la musica, 10 a processo

Nel 2011 in un bar di viale Belforte accadde il finimondo con scontro fra due etnie diverse per le note delle canzoni ascoltate

Avarie

Meglio il flauto delle Ande o la musica balcanica “che è bella e tutto quanto ma alla fine…”.

E così è andata sette anni fa, quando in una sera d’estate del 2011 nei pressi di un bar di viale Belforte avvenne una rissa nata proprio sui gusti musicali di due gruppi etnici che si sono affrontati a colpi di bottiglie rotte e cinghiate.

Sono peruviani e albanesi, che a ora tarda, a fine luglio, erano presenti nell’esercizio pubblico. Un bisticcio, qualche parola di troppo magari mischiata all’alcool o a sostanze, ed ecco che parte la rissa. Per terra era rimasta una persona ferita in modo serio, un ragazzo di 29 anni finito all’ospedale in prognosi riservata.

La polizia era intervenuta in forze e aveva proceduto con tre arresti di persone ritenute fra i partecipanti alla rissa.

Questa mattina di fronte al giudice monocratico di Varese si sono trovati i difensori dei 10 imputati per rissa ed è stato sentito un testimone, una ragazza varesina che quella sera era presente e che ha ricordato quanto visto: il battibecco partito nel locale e finito fuori con vetri rotti, pugni e gente che si picchiava per strada fino all’arrivo della polizia.

Il 5 luglio verranno sentiti altri testi legati a questo procedimento penale.

di
Pubblicato il 26 Aprile 2018
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.