Critiche dell’Anpi sul 25 aprile, il sindaco Bertuletti si difende

L'associazione aveva chiesto di poter organizzare una manifestazione oltre a quella già prevista dal Comune. Bertuletti: "partecipino al nostro corteo". Critiche dalle minoranze e dal comitato “Oltre Bertuletti”

anpi

A pochi giorni dal 25 aprile, giornata di festa in ricorda della Liberazione dal nazifascismo in Italia, scoppia la polemica sulle celebrazioni.

Al centro della discussione c’è il permesso negato all’Anpi per una manifestazione a Gazzada Schianno.

Tutto è cominciato con la richiesta da parte di Anpi in Comune, depositata lo scorso 29 marzo, per l’organizzazione di un “corteo con comizio finale”. Un’iniziativa che si sarebbe affiancata a quella già prevista dal Comune che per quella giornata ha previsto il ritrovo alle 11 ritrovo presso il Circolo di Gazzada con il corteo e la deposizione della corona presso il monumento di Piazza Galvaligi e al monumento ai caduti presso Piazza SS. Cosma e Damiano a Schianno.

“Il sindaco Cristina Bertuletti – denuncia l’Anpi – ci ha negato il permesso di organizzare il corteo e invitandoci alla partecipazione “in qualità di liberi cittadini” alla manifestazione comunale”.

Un diniego che non è andato giù ai proponenti e alle minoranze in Consiglio comunale che spiegano: “Le recenti, note esternazioni del Sindaco sul Giorno della Memoria e tutti gli episodi che ne sono seguiti, compresa la presenza dei militanti della “Comunità dei dodici Raggi” in Consiglio comunale, ci avevano spinti a richiedere un appuntamento ad hoc – spiega Ester Maria De Tomasi, Presidente dell’ANPI Provinciale di Varese con una nota diffusa alla stampa -. La Costituzione in merito parla chiaro: delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica. Di queste motivazioni nella lettera di diniego del sindaco non c’è traccia. D’altronde, l’invito a partecipare come “liberi cittadini” nega l’esistenza stessa di ANPI come associazione. Insomma, ce n’è a sufficienza per ipotizzare un concetto di democrazia piuttosto distorto da parte del Sindaco”.

Dal canto suo il sindaco Cristina Bertuletti derubrica la polemica a provocazione strumentale: «Temo che sia una polemica pretestuosa – spiega il sindaco Bertuletti -. Io non ho negato nulla all’Anpi ma semplicemente, come mi sembra corretto fare anche nei confronti di chi come gli alpini di Gazzada organizzano la celebrazione del 25 aprile insieme al Comune, ho risposto che come tutti gli anni sarà già previsto il corteo in occasione della ricorrenza della Liberazione. Se l’Anpi vuole partecipare partecipi come tutti i liberi cittadini»

Sul riferimento alla partecipazione da “liberi cittadini” il sindaco precisa: «l’Anpi è sempre rimasta a Varese per le celebrazioni, perché proprio quest’anno vogliono venire a Gazzada Schianno? Per celebrare la festa della Liberazione o per fare polemiche dopo i fatti accaduti? Io non nego a nessuno di partecipare alla manifestazione del Comune, anche se si dovessero portare le bandiere dell’Anpi. Però che non si dia spazio a polemiche che vanificano una commemorazione che, invece, nel nostro paese è sempre stata celebrata».

Al fianco dell’Anpi a rincarare la dose ci sono però i gruppi di minoranza e i cittadini del comitato “Oltre Bertuletti” che annunciano che non prenderanno parte alla manifestazione organizzata dal Comune: “condanniamo fermamente la decisione immotivata presa dal Sindaco Cristina Bertuletti – spiegano – non solo di non concedere all’Anpi provinciale l’autorizzazione al corteo per il 25 aprile, ma anche di negargli la possibilità di partecipare alla celebrazione in qualità di associazione”.

Tomaso Bassani
tomaso.bassani@varesenews.it

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Pubblicato il 20 Aprile 2018
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