Frana in Val Vigezzo: “Fatto di una gravità inaudita” per il senatore Montani

Dopo la frana che ha causato due morti ieri vertice a Re con esponenti di Prefettura, Regione e Anas

Avarie

«Un fatto di una gravità inaudita, tenuto conto che da anni si parla della messa in sicurezza di questa strada e che dei fondi annunciati e stanziati per sistemarla si sono visti soltanto le briciole».

Sulla frana che nel pomeriggio di ieri ha causato due vittime sulla statale della Val Vigezzo, interviene in una nota stampa il neo eletto senatore della Lega, Enrico Montani, puntando il dito sulle tante e vane promesse fatte da chi in questi anni avrebbe dovuto garantire la sicurezza dell’importante arteria e non lo ha fatto.

«Le condizioni in cui versano le statali 34 del Lago Maggiore e 337 della Val Vigezzo – denuncia Montani nel comunicato – non sono tali da garantire la sicurezza delle migliaia di turisti e lavoratori frontalieri che quotidianamente le utilizzano per raggiungere il confine di Stato. Quest’ultima sciagura è purtroppo l’ennesima conferma di una classe politica che ha dato spazio ai proclami e non alle cose concrete, fallendo clamorosamente nei suoi intenti. La Lega darà battaglia per invertire questa tendenza: fatti e non parole, sarà il motto attraverso il quale ci mettiamo sin d’ora al servizio della nostra gente».

Il senatore Montani ieri mattina, con il collega parlamentare della Lega Alberto Gusmeroli, ha preso parte al vertice tenutosi a Re con esponenti di Prefettura, Regione e Anas, esprime la sua «personale vicinanza alle famiglie delle vittime», invitando «chiunque abbia responsabilità dirette e indirette a riflettere su quanto accaduto».

«Preoccupa l’atteggiamento sconcertante di Anas, che ha inviato sul posto un burocrate che si è limitato a prendere qualche appunto, per poi far ritorno ad Aosta – aggiunge Montani –  Anche alla luce di ciò, rinnovo il mio invito alla collaborazione: rimbocchiamoci tutti insieme le maniche, perché questa sia l’ultima volta in cui ci troviamo costretti a commentare fatti del genere, piangendo morti. Come parlamentare della Repubblica darò il mio contributo insieme a Marzio Liuni e Alberto Gusmeroli per accelerare la riapertura della statale 337 e far convergere i fondi necessari, già stanziati da 4 anni e mai arrivati, per la sua definitiva messa in sicurezza».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Aprile 2018
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