Gli studenti mettono d’accordo tutti sul 25 Aprile

Dopo le polemiche tutte le forze politiche hanno partecipato alla manifestazione ufficiale: forte apprezzamento per i lavori realizzati dagli studenti delle scuole bustocche. Anpi: «Il 25 Aprile non è una festa di parte»

Alla fine sono loro, gli studenti, a far tacere per un attimo le polemiche. Dopo giorni di discussioni sull’organizzazione della Festa della Liberazione, la passione e l’impegno degli studenti bustocchi ha unito tutti gli schieramenti. Diversi istituti della città, infatti, hanno offerto il loro contributo alle celebrazioni del 25 Aprile con musica, arte, flash mob, letture e ricerche storiche, le giovani generazioni hanno saputo fare la differenza e ottenere un plauso generale.

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Il 25 Aprile a Busto Arsizio 4 di 4

La manifestazione ufficiale è iniziata alle 8.30, con la deposizione di corone ai Cippi e ai luoghi della memoria, per poi proseguire alle 10.30 al Monumento dei Caduti in piazza Trento e Trieste e al Monumento alla Resistenza e Deportazione di via Fratelli d’Italia e concludersi con una santa Messa dedicata ai Caduti al Tempio Civico.

Subito prima, la presentazione del lavoro di ricerca dello studente del Liceo Crespi, Michele Candiani, sull’edificio di piazza Trento e Trieste, teatro di episodi di violenza contro i partigiani durante il fascismo: con voce ferma e una dialettica da adulto, il ragazzo ha raccontato la storia di un edificio, il cui passato si intreccia con le vicende storiche cittadine, insegnando a tutti gli adulti presenti il valore di uno sguardo nuovo verso i luoghi davanti ai quali si passa davanti ogni giorno.

Apprezzamento da tutte le forze politiche presenti, in primis dal sindaco Emanuele Antonelli, che ha promesso la pubblicazione del lavoro di ricerca sul sito del Comune, affinché tutti possano approfondire la storia cittadina: «In questi momenti io mi sento un sindaco orgoglioso di voi ragazzi e sono sicuro che con giovani così, il futuro di Busto è assicurato».

Bene, quindi, ma non benissimo, secondo Pd e Anpi, critici per il mancato coinvolgimento delle associazioni nell’organizzazione della giornata: «Spero per il futuro che il Sindaco possa riallacciare il rapporto con l’Anpi, che è una componente fondamentale della città – sottolinea Massimo Brugnone, capogruppo Pd – e che possa proporre per il prossimo anno, oltre ai lavori delle scuole che tutti abbiamo apprezzato, anche la parte rievocativa che è mancata oggi».

Sulla stessa scia il presidente dell’Anpi, Liberto Losa: «Siamo presenti oggi perché riteniamo che non ci si debba dividere, soprattutto in una città come Busto Arsizio, protagonista della Resistenza tanto da essere insignita di una medaglia al valore. È la festa di tutta la città, non solo di una parte, da qui la decisione dell’Anpi di partecipare alla manifestazione ufficiale, seppur con un sentimento di non piena soddisfazione. Proprio per questa ragione, non prenderemo parte, al contrario, alla manifestazione prevista al termine delle celebrazioni istituzionali: non è una festa di parte».

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Pubblicato il 25 Aprile 2018
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