La risposta di Anpi a Do.Ra: “L’antidoto al fascismo è la partecipazione al 25 Aprile”

Il comunicato è stato firmato anche dal gruppo consiliare Partito Democratico - Comune di Varese, Liberi e Uguali - Varese, Progetto Concittadino – Varese, Cgil, Cisl e Uil

Anpi - Associaizone nazionale partigiani

Dopo la provocazione di Do.Ra, arriva la risposta corale di Anpi sezione di Varese Comandante “Claudio” Macchi, del gruppo consiliare Partito Democratico – Comune di Varese, Liberi e Uguali – Varese, Progetto Concittadino – Varese, Cgil, Cisl e Uil.

«Nel nostro paese e non solo sono sempre più presenti ed attive organizzazioni neofasciste e neonaziste che seminano odio e razzismo. Lo fanno nella delirante prospettiva di un ritorno ad un passato di violenze e di sopraffazioni che, in Europa, 70 anni di pace hanno cancellato. Anche nella nostra provincia si riaffacciano associazioni già protagoniste di nostalgiche sceneggiate che spaziano dal festeggiamento dei compleanni di Hitler alla celebrazione delle vittime tedesche della battaglia partigiana sul monte San Martino».

«Colgono l’occasione delle celebrazioni del 25 Aprile per porsi l’obiettivo di trasformare il pur caritatevole ricordo di morti, che peraltro la verità storica ha collocato tra i responsabili di uno dei periodi più bui dell’umanità, in una nuova affermazione di ideologie condannate dalla storia. Tutte insieme per contrastare questo desiderio di rivincita dei nostalgici del fascismo, le associazioni e le forze politiche democratiche hanno lanciato l’appello mai più fascismi, con l’invito per le cittadine ed i cittadini a firmare, cosa anche facilmente fattibile via Internet».

«È importante che l’Italia faccia i conti con il suo passato, applichi integralmente le leggi che puniscono ogni forma di fascismo e di razzismo e si affermino le buone pratiche che tanti comuni hanno già preso per impedire manifestazioni fasciste nei propri territori.ì Per questo, uniti, chiediamo alle Istituzioni preposte in quanto garanti del rispetto dei dettami costituzionali che le organizzazioni neofasciste o neonaziste, comunque si presentino mascherate, siano messe nella condizione di non nuocere sciogliendole per legge, come già avvenuto in alcuni casi negli anni 70 e come imposto dalla Costituzione».

«Ad ogni buon conto la risposta migliore ad ogni forma di provocatoria riproposizione del fascismo sta oggi nella più ampia partecipazione popolare a tutte le iniziative promosse per questo 25 aprile. Proprio la lotta di Liberazione e la nostra Costituzione ci insegnano che il fascismo e il nazismo si sconfiggono innanzitutto con la conoscenza e con l’unità democratica, abbinate alla necessaria fermezza da parte delle Istituzioni».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Aprile 2018
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