Mafie, migliaia di partecipanti al festival dei beni confiscati

Dopo sei giorni, 27 incontri e 74 relatori, si chiude la sesta edizione della manifestazione

Mafia

Grande successo di pubblico per la sesta edizione del Festival dei Beni confiscati alle mafie, una settimana di iniziative, incontri e spettacoli per persone di tutte le età, inseriti in un palinsesto curato dalla direttrice artistica Barbara Sorrentini.

Alla manifestazione organizzata dall’assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Milano, che in sei giorni ha ospitato 27 incontri con oltre 74 relatori, hanno partecipato migliaia di persone. Fra loro tantissimi studenti che hanno preso parte a diverse iniziative di educazione alla legalità incontrando autori come Gioacchino Criaco e Lorenzo Marone.

“Il Festival dei beni confiscati dimostra ogni anno la sua capacità di rinnovarsi e attrarre i milanesi, grandi e piccoli, verso un argomento, quello dell’esistenza delle mafie al Nord, che tutti abbiamo il dovere di conoscere, ma che le istituzioni devono saper rendere accessibile – ha commentato l’assessore alle Politiche Sociali Pierfrancesco Majorino -. Iniziative come questa vanno proprio in quella direzione. Speriamo che l’Agenzia nazionale che gestisce i beni confiscati ci consenta di arrivare presto a quota duecento beni gestiti dal Comune in città”.

Gli eventi si sono svolti in alcuni dei 187 beni confiscati alla criminalità organizzata che sono in carico all’Amministrazione. Tra questi, anche alcuni degli ultimi dieci spazi recentemente riassegnati ad associazioni del Terzo settore, che nelle prossime settimane avvieranno attività e progetti di socialità per i quartieri.

È il caso dell’ex lavanderia di Largo Fratelli Cervi, dove la cooperativa sociale Comin cercherà di promuovere il protagonismo delle associazioni di volontariato, della ciclofficina di via Paisiello, del nuovo social market inaugurato dall’associazione Terza settimana in via Leoncavallo e dell’ex concessionaria di via Varesina, un tempo gestita dalla ‘ndrangheta e oggi spazio per aiutare le donne in situazioni di fragilità.

Non sono mancate, inoltre, le iniziative dedicate ai più piccoli, tra cui le letture teatrali. Allo sport è stata dedicata l’intera mattinata di domenica con il torneo di rugby organizzato all’interno del centro sportivo Iseo, sequestrato alla mafia e oggi restituito ai cittadini. Infine, nello spazio di via Curtatone, la proiezione in anteprima del film “Nato a Casal di Principe” di Bruno Oliviero ha fatto registrare il tutto esaurito.

“L’esistenza di questo Festival – ha spiegato Barbara Sorrentini – sta consolidando sempre di più nei cittadini la consapevolezza della presenza delle mafie a Milano. Inoltre, parlare di legalità con gli studenti delle scuole medie e dei licei all’interno dei beni confiscati alla criminalità organizzata è un passo importante per il contrasto della mentalità mafiosa”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Aprile 2018
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