“Riscopriamo il cielo di Tradate”, appuntamento con il GAT

Appuntamento per lunedì 16 aprile al Cinema Paolo Grassi per un incontro tenuto dal Gruppo Astronomico Tradatese

Tempo libero generica

Imperdibile appuntamento con il cielo lunedì 16 aprile, alle 20,30 al Cinema Paolo Grassi di Tradate. Nell’ambito del 5° festival della Cultura, organizzato dal Tavolo della Cultura per ricordare il 60° di Tradate città, il GAT, Gruppo Astronomico Tradatese presenta una serata di grande suggestione e spettacolo sul tema: “Riscopriamo il cielo di Tradate”.

Il fatto è che mentre negli ultimi 60 anni Tradate è cambiata moltissimo, l’unica cosa che non poteva cambiare era il cielo sopra la città. Peccato che, mentre negli anni ’70 le silenziose notti tradatesi erano ancora solcate dalla magia della Via Lattea, adesso le notti sono un misto di nebbia, luci diffuse, inquinamento. Ma in questi decenni gli astrofili del GAT hanno dato tutto se stessi per ottenere da questo cielo il massimo possibile, con immagini spesso al limite dell’incredibile sia sull’universo vicino (Sole, Luna Pianeti) sia sull’ Universo lontano (comete, nebulose galassie), soprattutto grazie all’introduzione delle moderne macchine digitali. Con uno scopo importante anche didattico, ossia cercando di coinvolgere il più possibile anche studenti e professori di ogni tipo di scuola.

Lo dimostrerà una lunghissima serie di meravigliose immagini, che sicuramente emozioneranno moltissimo il gran pubblico atteso al Grassi. Per esempio, facendo riferimento al monte Rosa, verranno mostrate bellissime immagini di tramonti, nelle quali il Sole scende sotto l’orizzonte a circa 180° di distanza dall’ inverno all’ estate: in un grande poster (che ha richiesto 17 anni di lavoro) verrà mostrato ‘un anno intero di tramonti a Tradate. Senza contare che il Sole presenta spesso macchie e protuberanze. Qualche volta, come nell’ Ottobre 2014, sono apparse macchie gigantesche ben visibili ad occhio nudo proprio al tramonto. Uno strumento estremamente didattico collegato al Sole ed alle stagioni sono le Meridiane. Tradate ne ha tante ma la più importante è quella che il GAT, con la collaborazione delle scuole Medie e Superiori, ha realizzato nel cortile della Biblioteca Frera in occasione del 50esimo di Tradate città. Poi c’è la Luna, che sembra sempre uguale ma che invece, avendo un’orbita ellittica, mostra una luminosità del 30% inferiore tra apogeo (massima distanza dalla Terra) ed apogeo (minima distanza). E Sole e Luna sono stati spesso protagonisti di eclissi. La prima di Sole fu quella totale del 15 Febbraio 1961, l’ultima, parziale quella del 20 Marzo 2015 durante la quale il GAT ha coinvolto letteralmente TUTTE le scuole di Tradate in una fantastica mattinata che i ragazzi non dimenticheranno mai più. Molte anche le eclissi di Luna: fenomenale fu la Luna ROSSA del 21 Febbraio 2008, ma straordinaria fu anche l’eclisse parziale di Luna del 10 Dicembre 2011 perché quasi identica all’eclisse che caratterizzò il giorno della crocifissione di Gesù (avvenuta venerdì 3 Aprile dell’ anno 33..). Quando però il cielo si fa buio entrano in gioco altri oggetti celesti. Tra i pianeti un posto primario assume il pianeta Marte, del quale vennero realizzate impressionanti immagini nell’ Agosto 2003, in occasione del massimo avvicinamento alla Terra di sempre: un evento rarissimo che si ripeterà quest’anno tra Luglio e Agosto e che costituisce l’evento astronomico principale del 2018. Poi ci sono le comete, tante comete.

Dalla Halley del 1986, alla grandiosa Hale-Bopp del 1997, alla ‘polverosa’ PanSTARRS del Marzo 2013: tutte immagini bellissime e di grande significato scientifico. E collegate alle comete ci sono le grandi piogge di meteore, in particolare la grande tempesta di Leonidi del 1999, quando i cieli di Tradate (e di tutta l’ Italia !) vennero investiti da quasi 10 mila meteore all’ ora. E collegate alle meteore ci sono i meteoriti che il GAT da 20 anni studia assiduamente al SEM (Microscopio Elettronico a Scansione). Un tema, quello dei meteoriti che ha portato ad una scoperta che ha dell’ incredibile: il fatto che nelle acque piovane si possano raccogliere migliaia di microsferule metalliche che, osservate al SEM, hanno un aspetto a dir poco shoccante. E poi lo studio dei raggi cosmici, invisibili particelle provenienti dallo spazio profondo che ci trapassano a migliaia ogni secondo e che Marco Arcani cattura di continuo con efficienti rivelatori auto-costruiti: un importante concorso sul tema venne proposto dal GAT alle scuole nel 2012 ed ebbe un grande successo. Infine c’è l’Universo lontano, ossia lo studio delle nebulose e delle galassie. Si tratta del campo più difficile in un cielo inquinato come quello dei nostri giorni, ma c’è chi (in particolare Lorenzo Comolli) è riuscito a costruirsi un osservatorio privato nel giardino di casa, che equipaggiato con sofisticate camere elettroniche ha prodotto favolose immagini che hanno fatto il giro del mondo e lasceranno stupefatti tutti coloro che saranno presenti Lunedì 16 Aprile al GRASSI.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Aprile 2018
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