Anche il sindaco Galimberti “vota” il contratto di governo

Domenica pomeriggio si è recato al gazebo della Lega per esprimere il suo parere: «L'ho bocciato. Provvedimenti pericolosi sia per le famiglie italiane che per le prospettive di sviluppo del Paese e di Varese»

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Oggi, domenica 20 maggio, alle 17.30 il sindaco di Varese, Davide Galimberti, è andato al gazebo della Lega per partecipare alla consultazione sul programma di governo di Lega e M5s.

La scelta controcorrente è spiegata così dal sindaco Galimberti: «Le consultazioni con gli elettori al gazebo è dal 2005 uno degli strumenti di identità più forti creati, prima dall’Ulivo, e poi dal PD. Sono felice che questa scelta sia stata prima seguita dal M5s nel 2007 e poi dalla Lega.
Oggi mi sembrava giusto da cittadino e da sindaco partecipare anche all’occasione offerta dalla Lega nella nostra città per chiedere ai cittadini una opinione sul contratto di governo che hanno costruito Lega e M5s in queste settimane.
Io ho votato contro questo contratto perché se alcune cose che potrebbero aiutare le persone in maggiore difficoltà sarebbero auspicabili, ma di difficile attuazione come sostengono diversi analisti ed economisti, la maggior parte invece sono pericolose sia per le famiglie italiane che per le prospettive di sviluppo del Paese e di una città straordinaria come Varese.

Alcune proposte del contratto rischiano di essere pagate da tutte le famiglie Italiane con il taglio di servizi  conquistati in questi anni. Come dire che da una parte sembrano mettere dei soldi nelle tasche degli italiani e dall’altro gliene tolgono molti di più. E poi, soprattutto per Varese, quel contratto apre una strada pericolosissima che porta a bloccare molte grandi opere e interventi decisivi per migliorare i collegamenti stradali che rilancerebbero le opportunità per imprese e cittadini. Una su tutte la Pedemontana che rischia di non vedere mai la conclusione. Con l’applicazione delle promesse di quel contratto sono a rischio le opere della nostra provincia contenute nel patto per la Lombardia sottoscritto da Renzi e Maroni nel 2016 ed in particolare i collegamenti tesi a connettere maggiormente l’aeroporto di Malpensa,  né si interverrebbe mai per mettere mano finalmente all’uscita dell’autostrada e migliorare l’ingresso a Varese.
Io come sindaco che deve difendere i varesini da questi pericoli mi impegnerò per evitare che queste proposte che hanno messo nero su bianco danneggino la nostra città nel suo percorso di rilancio dopo anni di immobilismo e passi indietro. Preoccupante anche il solo pensiero di poter chiudere aziende del nostro Paese perché si rischia di avere ripercussioni sul lavoro e l’intera economia nazionale. L’eventuale applicazione anche di soli alcuni dei punti del contratto rischia di avere ricadute sui comuni che, in particolare da Tremonti in poi, hanno subito diversi tagli che hanno comportato l’inevitabile riduzione di servizi».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Maggio 2018
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