Caso di tubercolosi, controllo di sicurezza per i compagni di scuola

È una forma non contagiosa, ma l'azienda sanitaria ha avviato un controllo per escludere ogni rischio. Il sindaco tranquillizza: "Non esiste rischio di contagio"

scuole primarie elementari Dante Gallarate

A Gallarate viene segnalato un caso di tubercolosi, ma sindaco e Ats chiariscono subito: «Non c’è rischio di contagio». Si tratta infatti di una forma di Tbc non contagiosa. Per sicurezza comunque verrà effettuato un screening anche in ambiente scolastico.

Il caso, reso noto oggi, riguarda un bambino che frequenta le scuole elementari Dante del centro città. Così relazione la nota ufficiale dell’Azienza territoriale sanitaria: “Nei giorni scorsi è pervenuta agli uffici di ATS Insubria la segnalazione di un caso di malattia tubercolare non contagiosa in un alunno frequentante una scuola primaria di Gallarate. Al bambino è stata diagnosticata la patologia a seguito del ricovero in ospedale e successivamente non ha frequentato la scuola. Il rientro a scuola per questo tipo di patologia, in ogni caso, per norma, avviene previo rilascio di nulla osta da parte dello specialista pneumologia”.

“Come previsto dalla normativa vigente – prosegue la nota – anche se nel caso specifico, in base agli accertamenti microbiologici effettuati, non vi sono evidenze di contagiosità, dopo opportune valutazioni è stato programmato, a scopo esclusivamente precauzionale, lo screening “intradermoreazione secondo Mantoux” agli alunni e agli insegnanti della classe frequentata dal bambino in quanto identificati come “contatti stretti”. Gli operatori sanitari saranno presenti presso l’Istituto scolastico martedì 29 maggio per l’esecuzione del test Mantoux, e venerdì 1 giugno 2018 per la valutazione dell’esito”.

«Ho avuto notizia dall’ATS di un caso di tubercolosi in città, ma voglio subito sottolineare che non esiste alcun rischio di contagio»: sono le parole del sindaco Andrea Cassani. Il sindaco invita anche a collaborare allo screening preventivo per escludere ogni rischio: «Invitiamo i genitori a dare il consenso a questo controllo da noi caldeggiato».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 25 Maggio 2018
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