Criticità negli appalti, i rilievi dell’Anticorruzione a Villa Recalcati

Al centro la proroga dell’appalto per la gestione dei riscaldamenti delle scuole superiori, i dubbi sono emersi da un esposto di Giuseppe Longhin. Vincenzi: "Rilievi tecnico amministrativi, sarà aperto un procedimento"

villa recalcati 141 tour

A pochi giorni dalle dimissioni del consigliere Giuseppe Longhin dal consiglio provinciale di villa Recalcati è arrivato un “colpo di coda” della sua attività d’opposizione.

Sulla base di un esposto presentato dal consigliere leghista, infatti, è stata protocollata alla Provincia la delibera dell’autorità Anticorruzione che fotografa l’effettiva esistenza di alcune criticità che erano state sollevate in particolare sulla proroga dell’appalto per la gestione dei riscaldamenti delle scuole superiori.

L’oggetto del contendere, in dettaglio, è la proroga del servizio di gestione clima, l’esercizio, la manutenzione ordinaria e straordinaria, la messa a norma e la riqualificazione tecnologica degli impianti di climatizzazione, idricosanitari ed elettrici a servizio degli edifici della Provincia al quale si aggiunge anche la gestione del verde pubblico.

Longhin aveva sollevato dubbi sulla procedura di proroga e l’autorità anticorruzione rileva che in effetti ci sono delle criticità.

Sugli appalti analizzati l’autorità ha mosso rilievi in alcuni punti: sull’assenza dei presupposti per poter ricorrere alla proroga, sulla violazione dei principi di libera concorrenza e trasparenza, sulla violazione del principio di rotazione e scelte non ottemperanti ad alcuni presupposti giuridici molto specifici.

L’Anac, conclusa la sua attività di vigilanza, ha trasmesso tutte le rilevazioni alla Corte dei Conti e alla Procura.

«La vicenda è una questione di carattere tecnico e amministrativo che riguarda l’operato di uno dei nostri funzionari, l’ultimo dirigente che è rimasto – spiega il Presidente Gunnar Vincenzi che sta analizzando le rilevazioni di Anac -. Vorrei chiarire però alcune informazioni di contesto che inquadrano meglio la vicenda: innanzitutto ci tengo a specificare che il funzionario in questione ha goduto e gode della nostra fiducia. Ovviamente risponderà delle scelte amministrative fatte ma va specificato bene in quali difficoltà le province si sono mosse in questi anni: senza risorse e senza dipendenti. Inoltre, l’appalto in questione riguardava un tema molto sensibile come la gestione del calore nelle scuole provinciali. Ora, preso atto delle osservazioni arrivate da parte dell’Anac, la Provincia aprirà come atto dovuto un procedimento disciplinare attraverso il quale saranno fatte tutte le verifiche opportune del caso. Sono fiducioso sul fatto che le autorità faranno tutti gli approfondimenti necessari e il dirigente avrà modo di fare le sue controsservazioni».

Tomaso Bassani
tomaso.bassani@varesenews.it

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Pubblicato il 15 Maggio 2018
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