«Giustizia per i nostri figli, sicurezza e telecamere negli asili»

Grande manifestazione nel centro storico con lancio di palloncini per stare vicino alle famiglie dell’asilo dove due persone sono accusate di maltrattamenti

Beatrice, Simone, Laura, Gioia…Quattordici nomi in tutto finiti su di una maglietta indossata da due braccia, una testa, un cuore, tutti proiettati verso di loro. Quattordici famiglie che chiedono giustizia e che promettono di dare battaglia per i loro piccoli.

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Gavirate: genitori in manifestazione 4 di 19
Gavirate: genitori in manifestazione

A Gavirate questo pomeriggio c’erano i colori dei palloncini, ma la voglia di sorridere era sporcata da quel palazzo di colore arancione che chissà quante volte è stato guardato con indifferenza, passando di fronte: una via con un nome e un numero civico come tanti, via Maggioni 17.

Ma in quell’asilo nido, dove da tempo sono sparite le insegne, i genitori vogliono sapere cos’è successo: questo, prima di tutto, è stato il refrain che si è sentito nella manifestazione a cui hanno aderito oltre 150 persone per dire “No” alla violenza sui bambini, e per chiedere l’introduzione delle telecamere negli asili.

Norma difficile da attuare, come ha ricordato Emanuele Monti, presidente della commissione Sanità al Pirellone, «ma ce la faremo, e anzi coinvolgeremo anche Parlamento e Governo perché una disciplina di questo genere, basata su deterrenza e prevenzione, deve essere applicata a livello statale».
Tutto nato dal quel 18 aprile – anzi, prima – quando due donne venereo accompagnate fuori dall’asilo “Imparare è un gioco” con la pesante accusa di maltrattamenti.

Oggi la responsabile è libera – revocati i domiciliari – , la sua collaboratrice lo è stata da sempre: per lei resta l’obbligo di firma, come misura cautelare.

Ma forse il momento della rabbia, quella brutta che spinge a dire o a scrivere quello che non si può, sta attenuandosi.

Gavirate: genitori in manifestazione

È, questo, il momento della vicinanza, della riflessione e forse anche della risposta in termini di comunità, come ha ricordato Silvana Alberio sindaco di Gavirate, contenta per le tante persone arrivate: «Siamo qui per stare vicini a queste famiglie. Siamo con loro nella speranza che i loro figli possano superare un momento difficile», ha ricordato durante il suo breve discorso nella piazza del paese.

C’era Daniela, che è stata tra le prime ad essere intervistata in quei giorni e che ha messo in piedi la manifestazione assieme agli altri genitori; c’era Filippo, il papà che ha riconosciuto il figlio verso il quale era stata lanciata la ciabatta. C’erano gli altri genitori. Tutti attenti ai loro bimbi, chi li aveva sulle spalle, che per mano chi nel passeggino; tutti attenti a non perdere nemmeno un minuto di questi momenti che li hanno fatti sentire meno soli: già dal punto di vista giudiziario le famiglie si stanno sentendo, stanno interpellando gli avvocati per capire l’evolversi del procedimento penale, per costituirsi in giudizio eventualmente come parte civile.

Sappiamo che sono in corso anche momenti di cura e approccio psicologico per alcuni bimbi, ma oltre non è corretto riportare: la vicenda ha lasciato il segno e i palloncini volati oggi in cielo ne sono stati l’esempio tangibile.

Alla fine della manifestazione raccolta firme all’oratorio per caldeggiare la legge sull’introduzione delle telecamere negli asili: se ne conteranno oltre 350.

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 19 Maggio 2018
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