Graglia si dimette dalla Fondazione Comunitaria del Varesotto

Il presidente della Liuc ed esponente di primo livello dell'imprenditoria varesina dopo anni di impegno ha rassegnato le dimissioni

michele graglia

Per approvare il bilancio alla Fondazione comunitaria del Varesotto sono state necessarie due convocazioni. Quella del 24 aprile infatti era andata a vuoto per le assenze di diversi soggetti.

Il presidente Maurizio Ampollini prima di quella data aveva rilasciato una intervista per cercare di chiarire diversi aspetti controversi su cui era intervenuto anche il settimanale L’Espresso indagando sugli investimenti fatti a Malta.

Per l’approvazione del bilancio è andata meglio l’8 maggio, ma gli strascichi interni sono stati pesanti. Michele Graglia, presidente della Liuc ed esponente di primo livello dell’imprenditoria varesina, dopo aver chiesto un chiaro gesto di discontinuità, ha rassegnato le dimissioni.

Una decisione maturata dopo la scoperta di alcuni investimenti fatti negli ultimi esercizi dai vertici della Fondazione. Graglia non aveva mai fatto mistero che servisse una maggiore trasparenza nella gestione del patrimonio. Era lui che nell’autunno del 2015 si era messo di traverso a Luca Galli che voleva acquistare obbligazioni convertibili in azioni da parte di Rete 55 evolution spa. Operazione poi che venne effettuata dalla Fondazione Molina.

Quella decisione non aveva però bloccato l’acquisto di un milione e mezzo di euro di obbligazioni dalla Mata spa, mezzo milione dalla Serenissima e oltre 3,5 milioni da società maltesi. Tutte scelte che aprivano un problema di conflitto di interessi visto che l’allora presidente Luca Galli aveva relazioni strette con tutte quelle realtà. Inoltre la perplessità era legata anche al rischio che simili investimenti avrebbero portato.

Due settimane fa, proprio durante l’approvazione del bilancio, l’epilogo e la rottura definitiva tra Graglia e la Fondazione.

Marco Giovannelli
marco@varesenews.it

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Pubblicato il 25 Maggio 2018
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