Pd, approvata all’unanimità la mozione di Maurizio Martina

Sarà ancora il segretario reggente a guidare il PD fino al congresso anticipato: "Se tocca a me anche se per poche settimane o solo un giorno, tocca a me"

Governo Gentiloni, i ministri

Approvata all’unanimità la mozione di Maurizio Martina all’assemblea generale del Partito Democratico. Sarà ancora il segretario reggente a guidare il PD fino al congresso. Ma non è stata un’assemblea semplice: all’inizio i più di 800 membri presenti si sono divisi sulla decisione di non votare il segretario. Poi è stata raggiunta la tregua, con l’approvazione del documento di Martina. L’assemblea si è svolta sabato 19 maggio all’Ergife di Roma e si aperta con la proposta del presidente Matteo Orfini di rinviare l’ordine del giorno che aveva al primo punto la formalizzazione delle dimissioni di Matteo Renzi da segretario, che non era presente alla riunione. Le dimissioni sono state comunque formalizzate e sono diventate irrevocabili. 

Lo stesso segretario reggente è quindi intervenuto per far proseguire la discussione. Dopo aver definito questo contratto di governo un “Mix di sogni e incubi”, è tornato sulla questione interna del PD, annunciando che si farà un congresso anticipato. «Chiedo – è il suo appello – di poter lavorare insieme a voi per portare il partito in modo ordinato, unitario e forte a quell’appuntamento senza ambiguità. Senza la fatica dei detti e dei non detti anche tra di noi che hanno generato problemi e non soluzioni. Non ho l’arroganza di pensare di fare da solo questo lavoro. Ma se tocca a me anche se per poche settimane o solo un giorno, tocca a me. Con tutti voi». .

Manuel Sgarella
manuel.sgarella@varesenews.it

 

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Pubblicato il 19 Maggio 2018
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