Via Francisca del Lucomagno: ultima tappa tra Motta Visconti e Pavia

Domenica 6 maggio, 95 pellegrini, di cui 20 arrivati dal Cantone Ticino, con una appariscente divisa rosso crociata, hanno percorso l’ultima tappa della Via Francisca

Via Francisca del Lucomagno, la seconda

Domenica 6 maggio, 95 pellegrini, di cui 20 arrivati dal Cantone Ticino, con una appariscente divisa rosso crociata, hanno percorso l’ultima tappa della Via Francisca da Motta Visconti fino a Pavia, dove questo antico cammino si unisce alla Via Francigena.

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Dopo il saluto di benvenuto del Vice Sindaco del Comune, Possi Maria Letiza e le indicazioni ed informazioni sulla giornata di cammino da parte di Ferruccio Maruca, i pellegrini hanno avuto modo di ammirare il grande torchio risalente al 1608, inserito in nell’ edificio che ospita la biblioteca del paese. Si tratta di un’opera maestosa la cui ingegneria si basa probabilmente su progetti leonardeschi.

Il folto gruppo, dopo aver visto questa testimonianza “vivente” di in un passato neanche troppo lontano quando in questo territorio si produceva vino, si è avviato lungo l’alzaia del Naviglio verso Bereguardo, proseguendo poi verso Torre d’Isola. Il tratto tra questi due comuni si è svolto in mezzo a distese di campi coltivati a riso, a frumento, tra boschi di pioppi e di querce con moltissime piante di rubinia in fiore che emanavano un piacevole odore dolciastro nell’aria.

A Torre d’Isola il Sindaco, Roberto Veronesi, ha dato il benvenuto ai pellegrini spiegando la caratteristica del suo comune formato da molte piccole frazioni, e dando appuntamento, dopo la pausa pranzo, a Villa Botta Adorno per la visita guidata a questa splendida costruzione settecentesca.

La Villa, con l’annesso cascinale, fu costruita nel secolo XVIII dai marchesi Botta Adorno e in seguito ne furono proprietari i loro successori: Cusani Visconti, Litta Modignani, sino ai Morelli di Popolo. Il corpo principale della costruzione si apre verso la piazza del paese in un maestoso ed elegante cortile d’onore e si affaccia verso sud su uno splendido parco, digradante verso il fiume. La Villa, di proprietà privata, attualmente viene utilizzata per feste di matrimonio e per altri eventi.

In questo splendido scenario i pellegrini svizzeri hanno colto l’occasione per ringraziare coloro che hanno curato l’ organizzazione delle camminate lungo la Via Francisca, per la simpatica e cordiale accoglienza che hanno ricevuto e per l’opportunità concessa loro di ammirare molte splendide bellezze, a volte sconosciute, incontrate lungo il percorso.

Il neo presidente dell’Associazione italo-svizzera, Amici della Via Francisca, Alfonso Passera, ha presentato brevemente le finalità della nuova Associazione e del lavoro che si intende svolgere per promuovere questo antico percorso. Il cammino poi è proseguito, di buona lena, verso Pavia lungo la ciclabile tra Torre d’Isola e la città capoluogo.

In questo tratto è stata visitata la stupenda chiesa di San Lanfranco, uno dei più bei tesori della città, ricca di storia e di diverse opere d’arte tra cui l’arca marmorea di San Lanfranco realizzata da Giovanni Antonio Amadeo nel 1489. Questa chiesa fu eretta vicino alla via di collegamento con Pavia percorsa da viandanti e pellegrini che potevano trovare ristoro presso l’hospitium del monastero.

Subito dopo il gruppo si è diretto sulla riva del fiume Ticino per raggiungere il Ponte coperto, luogo in cui la Via Francisca raggiunge la Via Francigena. In prossimità del Ponte, i pellegrini hanno vissuto un momento emotivamente intenso, non soltanto perché si è portato a termine quanto iniziato un anno fa partendo da Costanza e percorrendo tutti i 510 km della Via Francisca che separano le due città, ma anche perché i pellegrini hanno trovato ad accoglierli il Sindaco della città di Pavia, Massimo Depaoli, che ha salutato ad uno ad uno tutti i pellegrini.

A conclusione di questi cammini di inaugurazione possiamo dire che tutto il percorso da Costanza a Pavia è fattibile, seguendo un tracciato con panorami, bellezze artistiche, culturali e naturalistiche di pregio.

Il tratto italiano da Lavena Ponte Tresa fino a Pavia è segnalato con appositi segnavia che facilitano il cammino dei pellegrini. Sono stati individuati lungo tutto il tracciato i primi e possibili alloggi e altri servizi necessari per i cammino dei pellegrini.

Occorre ringraziare i moltissimi Sindaci ed Amministratori dei Comuni ed altri Enti che hanno creduto in questo progetto e a tutte quelle persone che concretamente stanno lavorando per attivare, vitalizzare e promuovere questo Cammino.

E allora: “BUONA STRADA” a tutti coloro che intendono incamminarsi lungo questa Via.

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Pubblicato il 08 Maggio 2018
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