Aimetti contro la dirigenza locale Pd: “Astuti e Alfieri riconoscano le sconfitte”
Il sindaco di Comerio, con una nota controfirmata anche dal vice Gianluca Fidanza, chiede un passo indietro ai segretari provinciale e regionale. In autunno il congresso del partito
I risultati del ballottaggio, che a livello nazionale hanno confermato il declino delle forze di centrosinistra, hanno anche dato libero sfogo alle tante voci critiche nei confronti del Partito Democratico, dall’esterno ma anche e soprattutto dal suo interno.
E se a livello nazionale si accavallano le voci e le proposte di revisione del partito anche a livello locale i risultati nelle urne hanno dato il via libera a chi vuole riaprire il dibattito in via prossime scadenze interne, soprattutto al congresso per la segreteria del prossimo autunno.
Ad alzare la voce è oggi il sindaco di Comerio Silvio Aimetti con una nota controfirmata anche dal suo vice Gianluca Fidanza che, senza veli, critica la dirigenza Pd a livello provinciale e regionale nelle persone di Samuele Astuti e Alessandro Alfieri.
“Più volte abbiamo segnalato il distacco da un approccio inclusivo – scrivono Aimetti e Fidanza -. Purtroppo i risultati elettorali ne sono la prova. Anche nella nostra Provincia abbiamo avuto una leadership debole, scarsamente innovativa e incapace di attrarre consenso al di là del proprio giardinetto, attorno al quale, anzi, sono state costruite delle belle siepi di protezione”.
Secondo i due amministratori comeriesi, Astuti e Alfieri dovrebbero “riconoscere le sconfitte, fare un passo indietro e dedicarsi ai propri, importanti, incarichi istituzionali, lasciando spazio ad un progetto più ampio, inclusivo delle numerose istanze provenienti dalla società che da anni reclamano giustamente non una mera rappresentanza ma un ruolo di politica attiva”.
La loro proposta è quella di “andare oltre il Pd”, frase che riecheggia le parole utilizzate dall’ex ministro Carlo Calenda in questi giorni, perché, spiegano Aimetti e Fidanza, “proprio nel momento in cui l’aumento delle disuguaglianze, il razzismo, le discriminazioni, la demagogia diventano modalità e obiettivi di governo sono convinto che i nostri valori abbiano davanti una prateria. Ma per poterla conquistare serve intercettare e coinvolgere con coraggio tutte le energie, le passioni, i bisogni reali della società. L’obiettivo deve essere uno solo: il bene comune di tutti”.
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parole condivisibili, è sembrato che interessasse solo un proprio percorso personale, che credo in parte o del tutto si sia compiuto e che possa quindi lasciare spazio a figure meno autocentrate
E magari anche cospargersi di benzina e bruciarsi in piazza..!!! Il PD ha bisogno di gente che lavora e non le solite liti interne e le spallate!! Come al solito i migliori in Italia a farsi del male da soli.