Cassani “promuove” i suoi primi due anni da sindaco. Tranne che su Amsc e verde

Il primo cittadino analizza i risultati sui vari punti del programma: "Ottenuti risultati sul 44% dei punti, avviato il lavoro sul 32%"

La nuova giunta di Andrea Cassani

I primi due anni da sindaco? Andrea Cassani non si dà i voti, ma fa i conti sui punti di programma e promuove l’operato nei due anni passati dal giugno del 2016, quando ha vinto le elezioni ed è diventato sindaco di Gallarate.

«Dalla nostra valutazione oltre il 44% dei punti sono stati completati» dice dopo aver spuntato in verde, giallo, rosso i diversi punti. 44% di “verdi” (obbiettivi considerati raggiungi, «che non vengono dati per fatti, ma su cui ci sarà sempre attenzione, ad esempio sui comportamenti scorretti e del degrado») e un altro 32% di “gialli”, su cui cioè si è iniziato a lavorare ma che non sono raggiunti. Anche se poi ci sono anche i rossi. Concentrati su alcuni capitoli in particolari.

«Io a memoria non ricordo nessun sindaco di Gallarate o di comuni limitrofi che a scadenza di ogni anno fa il punto, tirando fuori la lista delle intenzioni e del programma» premette. «Tenendo conto poi che ci sono cose che hanno un minore o maggior grado di complessità e cose che non dipendono solo da noi, come nel caso del destino del Casermone di viale Milano».

Vabbè, ma quali sono dunque i punti dati per ben acquisiti?
Cassani fa la lista area per area. «Sul fronte sicurezza, abbiamo attivato il controllo di vicinato, il controllo dell’abusivismo, le pattuglie di quartiere che sono a disposizione in determinati punti in alcuni giorni della settimana. Sul fronte del lavoro cito l’inserimento di cinque persone gallaratesi in difficoltà che sono state inserite in cooperativa per garantire il servizio di igiene urbana di prossimità».

Seguendo la lista nel programma, si arriva subito al punto più critico, secondo la valutazione del sindaco. «Su Amsc quel che c’era nel programma è stato tutto disatteso: ci eravamo prefissi un nuovo piano industriale e un futuro nelle energie rinnovabili, non ci siamo riusciti. Ma non ci vergogniamo: abbiamo trovato una situazione che era più critica di quel che ci attendevamo». Era un fronte su cui il centrodestra (ma in particolare Forza Italia) è stata in passato molto critica. Poi c’è la vicenda della Moriggia… «Sulla Moriggia procediamo per trovare un partner».

«Per quanto l’urbanistica avevamo un po’ peccato di errori di gioventù inserendo altri punti che avrei messo in altre aree. Ad esempio la gestione dei parcheggi: abbiamo introdotto due applicazioni per pagare, My Cicero e Telepass, più posti in centro, ridotto i costi».
Ma sull’urbanistica non c’è anche la Variante al Pgt, che va avanti affidata all’assessore Petrone? «Non era in programma, è una cosa in più».
Cassani poi cita ancora come risultati le «ordinanze antiudegrado» («quelle volute dal sindaco cattivo – dice sarcastico – ma che portano risultati») e sul sociale l’attivazione della Baby Card e l’introduzione di nuovi controlli sulle dichiarazioni ISEE. E ancora nuovi orari «più razionali e accessibili» negli uffici comunali.

Sull’istruzione? «Abbiamo portato avanti i corsi NAI, costano ma li riteniamo importanti per l’integrazione dei bambini appena arrivati, per evitare che le classi ne risentano. Le scuole materne costavano 1,1 milioni, noi siamo scesi di un quarto. Certo sono aumentate un po’ le tariffe ma a livello di amministrazione i costi sono diminuiti».

Sul fronte della cultura – su cui c’era stata molta polemica – parte dal dato quantitativo: «il numero di mostre è di gran lunga superiore a precedente amministrazione, al Maga abbiamo attivato collaborazioni internazionali, un’immagine della mostra di Kerouac è stata scelta per la campagna pubblicitaria della Carta Musei regionale, dando lustro al Maga».

E ancora sport e giovani: «abbiamo quadruplicato gli stanziamenti per le società sportive, abbiamo fatto le Giornate dello sport, introdotto tariffe agevolate degli impianti per chi offre attività a tariffe agevolati. Il dato finale è che i tesserati complessivi a Gallarate stanno aumentando»

Dopo Amsc, l’altro punto su cui invece Cassani riconosce un’azione lenta è il capitolo della “tutela del verde e degli animali”, stando alla definizione che era sul programma: «Nessuno punto è stato pienamente realizzato. Le colonnine di SOS non ci sono ancora, così come il chiosco Bassetti e altri chioschi nei parchi, sui giochi per parchi ci siamo solo in parte, abbiamo fatto solo alcune sostituzioni. Sulla città Pet Friendly ci stiamo ancora muovendo: un parchetto per cani sarà fatto in via Mameli».

C’è poi il capitolo ampio “Istituzione”, che riunisce diversi punti: «Sulla revisione dei regolamenti non ci siamo ancora, la revisione dell’organico comunale è stata fatta, su legalità e corruzione abbiamo ottenuto più chiarezza sui patrocini, così come la definizione delle performance; abbiamo attivato app, quella Gallarate Più e app ProCiv. Avevamo detto che volevamo una struttura di progettazione per bandi europei: l’abbiamo attivata il 1° marzo. È stato creato il libro bianco che raccoglie tutte le segnalazioni di #segnalagallarate».
Quanto ai rioni il risultato maggiore citato è l’attivazione delle Consulte (altro punto divisivo fin dalle origini, per le modalità di formazione, ma anche perché ha significato la bocciatura del bilancio partecipato), poi Cassani cita anche «il sostegno agli oratori, che ho spuntato come “giallo”, perché diamo contributo a oratori e parrocchie ma si può fare di più».

Sul fronte delle tasse, tariffe e imposte viene citata la «riduzione TARI per attività economiche», la «riduzione delle tariffe di parcheggio», i passi avanti verso la digitalizzazione dei pagamenti e della gestione di tasse e imposte, «per cui abbiamo ricevuto anche il plauso» dagli enti superiori.

Fin qui la lettura di Cassani. «Vedendo dove siamo oggi direi che alcuni punti non riusciremo a realizzarli, ma alla fine dei cinque anni sarei contento di arrivare al 90% di programma realizzato».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 21 Giugno 2018
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