Nuovo cemento a Solbiate Olona? Il sindaco: “Una fake news”

Melis spiega perchè ha reso edificabili 12 mila mq di verde pubblico: «Servirà a non togliere aree edificabili ai privati in vista del taglio che arriverà dalla Regione»

comune solbiate olona luigi melis

Nuove aree edificabili in comune. Il sindaco Luigi Melis spiega:«Nessuno costruirà nulla nei terreni che abbiamo trasformato. Uno stratagemma in vista dell’entrata in vigore del taglio delle aree edificabili che arriverà dall’applicazione della legge regionale 31 del 2014. Abbiamo trasferito dei volumi edificatori in un’area di proprietà del Comune per evitare di dover poi toglierli ai privati. Quando ci verrà richiesto sarà quella l’area destinata alla diminuzione delle aree edificabili».

L’area in questione è una striscia di verse che separa il cimitero e il golf club dal quartiere più vicino (tra il Parco Vicenza e la via Padova). Con la variante al Pgt votata nell’ultimo consiglio comunale, quell’area è diventata edificabile e al suo interno sono state previste, villette, parcheggi e una strada. Subito parte il tam tam sui social solbiatesi con alcuni cittadini che cominciano a preoccuparsi: «Perchè ancora cemento? La popolazione non cresce da anni e si pensa ancora a cementificare?». Questo il tono delle domande che poi sfociano in un comunicato stampa (che abbiamo pubblicato qui) nel quale si chiede di fermare lo scempio.

Il sindaco, invece, ha convocato questa mattina (venerdì) una conferenza stampa nella quale ha spiegato la scelta e ha aggiunto: «La decisione è stata spiegata anche in consiglio comunale, alla presenza dell’opposizione ma, evidentemente, è già iniziata la campagna elettorale per qualcuno».

La domanda, però, sorge spontanea: «Se la prossima amministrazione decidesse di vendere l’area? Si potrà costruire senza problemi?». Il sindaco assicura che l’edificabilità dell’area non sarà automatica ma che è, comunque, sottoposta a dei vincoli.

Nessun commento, invece, sull’indagine della Procura di Busto Arsizio che sta interessando l’ufficio tecnico. Nella giornata di ieri, infatti, i carabinieri di Busto Arsizio hanno eseguito una lunga e approfondita perquisizione e non sarebbe stata la prima: «Posso solo dire che c’è stata una segnalazione da parte nostra – spiega – ho fiducia nella magistratura che saprà fare luce».

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 29 Giugno 2018
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