Dalla Regione mano libera agli agricoltori per abbattere i cinghiali
L’assessore: “Decisione forte, ma troppi danni alle colture”. In cinque anni oltre 1,6 milioni di danni
Regione Lombardia ha approvato oggi, su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, una delibera per contrastare il proliferare di cinghiali, soprattutto a tutela della sicurezza e della salvaguardia delle colture agricole.
«E’ una decisione forte – ha detto l’assessore – che vuole essere una risposta concreta alla situazione di esasperazione che molti agricoltori sono costretti a vivere. Con questo atto diamo la possibilità agli agricoltori, provvisti di regolare licenza, di abbattere tutto l’anno i cinghiali. Si tratta di un ampliamento dell’attività di contenimento finora riservata solo alla polizia provinciale e ai cacciatori».
DANNI PER 1,7 MILIONI DI EURO – Nel quinquennio 2013/2017, sul territorio regionale, il cinghiale ha arrecato danni alle colture agricole per 1.669.989 euro di indennizzi erogati da Regione Lombardia, corrispondenti a 2.807 eventi di danno denunciati e ha provocato 384 sinistri stradali denunciati, con erogazione di risarcimenti 606.664 euro complessivi.
CONTRASTARE INCREMENTO INCRONTROLLATO – «Vogliamo – ha continuato l’assessore – contrastare l’incremento incontrollato di una specie che danneggia colture e che rappresenta un pericolo anche per la sicurezza delle persone. La Regione Lombardia ha gia’ chiesto a Ispra anche una maggiore elasticità, soprattutto nella possibilità di utilizzo della tecnica della braccata per permettere una attivitaà di contenimento più incisiva. Puntiamo anche a una classificazione del territorio in zone vocate e non vocate affinché si possano concentrare gli interventi laddove necessario».
La delibera attua quanto disposto dall’art. 4, comma 3 della Legge regionale 19/2017 in ordine all’autorizzazione rivolta ai proprietari o conduttori dei fondi per l’effettuazione del
controllo del cinghiale, ove siano stati accertati danni. Vengono definiti i requisiti per i richiedenti, nonché le prescrizioni che l’autorizzazione deve contenere, con particolare riferimento alla sicurezza, al coordinamento con le Polizie provinciali e agli accertamenti igienico-sanitari da condurre sui cinghiali abbattuti.
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