Disagi per corsi di formazione del personale, polemica sull’asilo Bossi

La Lega si fa portavoce di alcuni genitori, le rappresentanti dicono che non c'è nessun "malessere" tra papà e mamme: "Solo sterile strumentalizzazione politica". L'opposizione porterà la questione in consiglio comunale

I giochi alla scuola di Cardano

La limitazione del servizio dell’Asilo Nido per garantire i corsi di formazione del personale diventa una nuova occasione di scontro politico a Cardano al Campo.

«Da più parti siamo stati interpellati poiché le mamme dell’asilo nido Oreste Bossi sono sul piede di guerra» ha spiegato Angelo Marana, della Lega cittadina. Si tratta delle lamentele dei genitori che si sono trovati a «richiedere permessi lavorativi poiché il personale è occupato a seguire corsi di aggiornamento su temi basilari quali sicurezza, antincendio». Sono esigenze superiori di sicurezza e di Legge, ma l’opposizione leghista lamenta appunto la mancanza di un’azione “preventiva” per ridurre i disagi: «avevamo precedentemente chiesto all’Amministrazione di farsi carico, o comunque di gestire al meglio, l’assenza giustificata degli insegnanti».

Una risposta è però venuta anche dai rappresentanti dell’Asilo Nido, che contestano il «presunto malessere diffuso» e la definizione di «genitori sul piede di guerra». Per questo oggi i rappresentanti intervengono, dopo aver sentito anche altri genitori, dicendo che «la posizione riportata negli articoli citati è ben lontana dal pensiero e dal sentimento della totalità delle famiglie che non hanno affatto manifestato un “crescente disagio”. Più probabilmente si tratta di una voce fuori dal coro che si è sentita legittimata a farsi portavoce dei genitori, senza esserlo. Peraltro le chiusure del Nido non hanno colto di sorpresa i genitori, che sono stati sempre tempestivamente avvisati così da potersi organizzare» continuano le rappresentanti di Sala dell’Asilo Nido. «La polemica di questi giorni non ha evidentemente nulla a che vedere con la qualità eccelsa dell’offerta formativa e del servizio che le educatrici e la coordinatrice garantiscono quotidianamente ai nostri bambini, e che ricevono i costanti apprezzamenti dei genitori, manifestati anche in occasione della festa di fine anno dello scorso 15 giugno, ma appare piuttosto una sterile strumentalizzazione politica che alla fine danneggia non soltanto le famiglie, ma anche chi – al di là degli avvicendamenti dell’amministrazione comunale – svolge con estrema dedizione il proprio lavoro».

Va detto che Marana non ha criticato le operatrici del servizio, ma ha puntato il dito sull’amministrazione: «Con il famoso avanzo di bilancio che il Sindaco ha sbandierato in consiglio comunale, e dato il disagio crescente esposto dai genitori, ci chiediamo per quale motivo esso non possa essere messo in atto. Forse perché i soldi in realtà non ci sono? O forse perché a nessuno dell’attuale Amministrazione interessano i disagi dei genitori?» conclude Marana, che annuncia che porterà la questione in consiglio comunale.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 25 Giugno 2018
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