“Escursus”, in mostra l’arte di Ferdinando Pagani

Venerdì l'inaugurazione della personale del pittore di Busto Arsizio, protagonista di una cinquantennale ricerca artistica

Arte generiche

Apre venerdì 8 giugno, ad Arsago Seprio, “Escursus”, mostra d’arte di Ferdinando Pagani.

Promossa dal Comune di Arsago Seprio, è ospitata alla Sala Polivalente del Centro Culturale Concordia (via Concordia) e sarà poi aperta fino al 17 giugno.

Orari: giovedì, venerdì, sabato: 16.30/19.00 – domenica: 10/12.30 :: 16.30/19.00.
Inaugurazione: venerdì 8 giugno ore 18.

Ferdinando Pagani nasce a Milano. Frequenta sin da giovane lo studio di un pittore. Dal 1961 segue il corso serale di disegno alla Scuola Superiore di Arte Applicata presso il Castello Sforzesco di Milano.
Nel concorso di pittura del 1966 indetto dal Circolo del Personale del Comune di Milano un suo acquerello viene “segnalato”.
Dal 1967 al 1995 è graphic designer del «Notiziario», bimensile con una tiratura di 15000 copie, del Circolo per il Personale della Banca Commerciale Italiana, presso cui lavora.
Nel 1969 un suo acquerello viene “segnalato” ad un concorso di pittura indetto dal Comune di Milano.
Partecipa ai concorsi umoristici internazionali di Bordighera (1972 e 1973), Marostica e Tolentino (1973 e 1974) con lavori che superata la selezione, vengono esposti.
Dal 1974 sino al 1987 espone annualmente presso i Circoli per il Personale Comit di Milano e Perugia.
Per motivi di lavoro nel 1978b lascia Milano e, dopo esser passato da Trento, Perugia e Avellino, viene trasferito nel 1985 a Busto Arsizio. Città che, negli anni 1992/93/94, vedrà le sue prime personali prersso la Sala dell’Arte del Santuario di Santa Maria di Piazza.
Dalla prima metà degli anni Novanta riprende lo studio di materie artistiche frequentando la Scuola Libera Serale di Nudo presso l’Accademia di Belle Arti di Milano e i corsi estivi di incisione del professor Fraternali presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino.
Nel 1996/97, per conto dei frati francescani dell’ordine minore della parrocchia del Sacro Cuore a Busto ha realizzato, in una cappellina dell’oratorio, un grande quadro di 3×4 metri sul tema: Dio è amore.
Nel 2006, anniversario dei 250 anni della nascita di Wolfgang Amadeus Mozart, presso la Galleria Boragno di Busto Arsizio, propne una mostra dal titolo “Musica, pittura, musica” in cui le trenta opere esposte sono ispirate da alcune Sinfonie e dal “Requiem” del celebre compositore viennese.
Insiste nella ricerca pittorica e nella riflessione sull’essenziale. Da questo nasce nel 2007 la mostra “Linguaggi intimi” – opere monocromatiche basate sul giallo – presso la Galleria “Spazio Zero” di Gallarate.
Membro dell’Ass.ne Liberi Artisti della Provincia di Varese partecipa alle collettive “Arte e collezionismo”, nel 2008 alla mostra “La ragione dell’utopia” presso la G.A.M. (ora M.A.G.A.) di Gallarate in occasione dell’anniversario trentennale dell’associazione e presso la Sala Veratti di Varese dal tema “Artparty 2010-Sferica”.
Il 2010, dopo mesi di ricerca di un’adeguata sede espositiva, vede inaugurarsi la mostra “Isaia 53,3-6” nel Battistero di San Giovanni del XII sec. di Arsago Seprio. I soggetti delle 17 tele colgono alcuni momenti della passione di Gesù. Un lavoro di studi prima e di pittura poi iniziato nel 2008.
E’ sempre più orientato su temi che vogliono tempi per approfondimenti e per la loro realizzazione.
La frase “non viviamo senza alberine gli alberi non vivono senza radici” da l’incipit ad una ricerca sulle radici dello sviluppo socio-economico della città in cui vive e allo stesso tempo sull’importanza che hanno le radici per l’uomo. Il lavoro inizia nel 2014, si sviluppa ne capannone dismesso della Ditta Bandera e si conclude nel 2016 con 8 opere (180×260 cm), in bianco e nero, raffiguranti delle radici. Il tema, sintetizzato in “Senza Radici”, trova controcanto con quello di EXPO 2016.
Ora 6 tele, dalla fine del 2016, sono esposte nei locali del Municipio di Busto Arsizio dopo una site-specific, inaugurata nel maggio dello stesso anno, nel giardino della Villa storica dei signori Ottolini-Tosi, pionieri dell’industria tessile e quindi dello sviluppo della città.
A settembre dello stesso anno con “Acquerelli che passione”, presso la Sala per l’Arte del Santuario di Santa Maria di Busto Arsizio, presenta oltre 130 opere più che apprezzate dai visitatori.
Il non facile tema “Paradossali parole” lo vede partecipe, con una ventina di quadri, ad una mini-collettiva (gli altri artisti sono Antonio Piazza e Daniele Garzonio) inaugurata del febbraio 2017 presso il Museo Civico Parisi-Valle di Maccagno.
Come nel 2015 anche nel 2017 riceve l’invito della Commissione Organizzatrice a partecipare alla XIII Rassegna Biennale Artisti Varesini che si terrà ad Arsago Seprio: tema “Arteparole/Altreparole”.
Dal 1992 è socio del “Centro Artecultura Bustese” di cui ora è Past-President e insegnante di acquerello. E’ altresì membro dell’Associazione Liberi Artisti della provincia di Varese.
Ha il suo studio in via Mazzini, 40, Busto Arsizio.

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Pubblicato il 04 Giugno 2018
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