Iannuzzi, Avramovic e poi il play: le mosse della Openjobmetis

Il 25 giugno potrebbe arrivare la conferma del giovane serbo. Il lungo ex Torino può completare la quota azzurra. La squadra farà la Fiba Europe Cup

basket pallacanestro varese

Cinque giocatori già certi, uno – molto importante – che deve sciogliere l’ultimo nodo, un altro dichiaratamente nel mirino. E poi due colpi da sparare molto bene per avere una squadra di nuovo competitiva, sempre però con un occhio ben attento a un bilancio che non permette follie. L’Openjobmetis Varese ha iniziato la sua estate di basket mercato (a proposito: dopo diversi anni il ritiro quasi certamente non sarà a Chiavenna) riempiendo le due caselle dei “lunghi titolari” e lo ha fatto bene, confermando Cain e ingaggiando Archie.

Galleria fotografica

La prima stagione biancorossa di Tyler Cain 4 di 21

CAJA VUOLE IANNUZZI

E proprio un altro lungo, italiano, potrebbe essere il prossimo acquisto perché non è un mistero che sul taccuino di Claudio Coldebella e Toto Bulgheroni ci sia il nome di Antonio Iannuzzi. Il pivot, di proprietà di Torino, è l’uomo richiesto da Attilio Caja (vi ricordate? lo dicevamo qui) per completare il pacchetto dei lunghi del quale fa parte anche Giancarlo Ferrero. Varese però deve “lavorare” ai fianchi il pivot 27enne che all’Auxilium aveva un contratto troppo pesante e, allo stesso tempo, tenere d’occhio la concorrenza rappresentata da Brindisi (dove Iannuzzi ha giocato tra marzo e maggio, senza brillare) e da Cantù. Se però la trattativa non dovesse riuscire, la Openjobmetis probabilmente sarà costretta a ripiegare su un esterno italiano per poi inserire un lungo straniero (nell’ottica della formula “6+6”). Le alternative azzurre tra i pivot, infatti, sono pochissime (Ancellotti, Magro?) mentre tra le guardie-ali c’è ancora spazio di movimento.

Openjobmetis Varese - Sidigas Avellino 82-75

LA SCELTA DI ALEKSA

Il terzo pezzo del quintetto base biancorosso potrebbe essere quello già in casa. Aleksa Avramovic, primo acquisto dell’era Coldebella, ha un altro anno di contratto ma può uscire entro il 25 giugno dall’accordo con la Pallacanestro Varese in presenza di un’offerta (che porterebbe nelle casse biancorosse un contributo monetario) da parte di un’altra squadra. Offerta che per il momento non c’è (o, se c’è, non è approfondita o interessante) e quindi è probabile che il 23enne serbo resti in biancorosso con i gradi della guardia titolare. Alle sue spalle, dalla panchina, dovrebbe invece uscire il sesto straniero, che però sarà una delle ultime operazioni da portare a termine.

E POI TOCCHERÀ AL PLAY

Dando per buona la permanenza di Avramovic, la Openjobmetis passerà poi alla scelta del playmaker titolare sul quale la dirigenza indirizzerà – questa è l’idea – la parte più cospicua del monte ingaggi. Caja&Co. sembrano indirizzati verso il profilo di un regista puro, certamente capace di fare canestro ma non con caratteristiche di “combo”, quei giocatori cioè alla Wayns (ma in fin dei conti anche alla Wells), che sono una via di mezzo tra play e guardia. Per quella posizione lo staff biancorosso cerca – e forse ha già individuato – un giocatore solido, affidabile e già con esperienza italiana alle spalle. Informazioni ancora insufficienti per tratteggiare un identikit completo, ma l’indirizzo è quello. Solo successivamente invece si andrà alla ricerca dell’ala piccola titolare che dovrà prendere il posto di Stan Okoye, pronto a giocarsi le proprie carte alle Summer Leagues della NBA.

COPPE E SCADENZE

Nel frattempo la società ha praticamente scelto di partecipare alla Fiba Europe Cup, la quarta coppa per importanza nella quale due anni fa Varese approdò alla finale di Chalon (allora però non esisteva la Champions League). Per la competizione è aperta la ricerca di uno sponsor dedicato in modo da ammortizzare i costi, ma la scelta è ormai fatta. In piazza Montegrappa si guarda alla coppa in modo serio, senza denigrare una manifestazione “piccola” ma che ha comunque visto la vittoria dell’ultima edizione da parte di Venezia, e cioè della squadra con lo scudetto italiano sulle maglie.

A fine giugno invece sarà tempo di scadenze e verifiche da parte della Comtec, ovvero della commissione tecnica di controllo federale, organismo che valuta se le società hanno i requisiti economici per iscriversi al campionato verificando i pagamenti dovuti. Per Varese e per il suo Consorzio (che lo scorso anno dovette spremersi per coprire i costi ed evitare l’irreparabile) non saranno rose e fiori, ma neppure esborsi faraonici. Insomma, i controlli e il successivo periodo per saldare le pendenze in sospeso non preoccupano.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

VareseNews è da anni una realtà editoriale, culturale e sociale fondamentale per il territorio. Ora hai uno strumento per sostenerci: unisciti alla membership, diventa uno di noi.

Pubblicato il 19 Giugno 2018
Leggi i commenti

Galleria fotografica

La prima stagione biancorossa di Tyler Cain 4 di 21

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.