Laureati Liuc all’estero, primo posto nel rapporto Almalaurea

Il 44% dei laureati dell'ateneo di Castellanza ha svolto un periodo di studio all’estero, contro la media complessiva del 12,8%

Laureati in festa alla Liuc

Il 44% dei laureati della Liuc-Università Cattaneo ha svolto un periodo di studio all’estero (tramite erasmus, exchange, doppio titolo ecc): un risultato che pone la Liuc al primo posto (contro la media complessiva del 12,8%) a livello nazionale fra gli atenei iscritti ad Almalaurea, Consorzio Interuniversitario che rappresenta il 91% dei laureati italiani. I contenuti del nuovo Rapporto su profilo e condizione occupazionale dei laureati sono stati presentati oggi, lunedì 11 giugno 2018.

«Un dato – commenta il rettore Federico Visconti – che ha un significato ben preciso: alla Liuc le opportunità per andare all’estero ci sono, ma soprattutto si parte davvero. I piccoli numeri ci permettono di garantire a tutti gli studenti che fanno richiesta e che sono in possesso delle competenze linguistiche, di poter completare la propria esperienza formativa con questo fondamentale tassello».

Una riflessione, quella del rettore, che si estende anche agli stage: oltre il 70% dei laureati LIUC, infatti, ha effettuato uno stage durante il percorso di studi. «Anche la lettura di questo dato – continua Visconti – parte da un elemento concreto, ovvero lo stretto rapporto degli studenti con il Career Service dell’Università, che non si limita a seguirli dopo la laurea ma li supporta fin dal primo passo nel mondo del lavoro. Tutto questo grazie a un legame strettissimo tra l’Università e le imprese: basti pensare che da quest’anno abbiamo istituito un Premio per la migliore esperienza di Tirocinio in azienda della scuola di ingegneria industriale, che verrà assegnato il prossimo 18 giugno».

I dati relativi alla condizione occupazionale dei laureati Liuc si confermano molto positivi rispetto alla media Almalaurea. A un anno dalla laurea, l’84,6% dei laureati in Economia (laurea magistrale) risulta occupato (contro un dato complessivo degli atenei del consorzio pari al 78,6%), per poi salire al 92,9% a 3 anni e al 98,9% a 5 anni (+7,8% rispetto allo scorso anno). Il tasso di disoccupazione ad un anno dalla laurea è pari al 9,9% e scende fino a zero a 5 anni.

Per ingegneria, invece, il tasso di occupazione a un anno dalla laurea è pari all’89%. A 3 anni è del 93,8% e a 5 anni del 94,9%. Infine, a un anno dalla laurea il 66,7% dei laureati in giurisprudenza si inserisce nel mondo del lavoro, contro una media Almalaurea pari al 57,8%.

Anche i tempi di attesa per l’inserimento nel mondo del lavoro diventano sempre più ridotti: 2,4 mesi per Economia, 2 per Ingegneria (inferiore di un mese rispetto allo scorso anno), 2,1 per Giurisprudenza.

La Liuc spicca anche nella riuscita degli studi universitari (a economia il 95% conclude gli studi in corso, a Ingegneria l’88%, secondo dato migliore tra gli atenei del consorzio) e nei giudizi sull’esperienza universitaria (oltre il 90% esprime un giudizio positivo sul corso di laurea).

Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it

Il lettore merita rispetto. Ecco perché racconto i fatti usando un linguaggio democratico, non mi innamoro delle parole, studio tanto e chiedo scusa quando sbaglio.

Pubblicato il 11 Giugno 2018
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