Il Parco avventura potrebbe uscire dal limbo dei permessi: “Forse dopo 4 anni ci siamo”

Si tratta di un fazzoletto di prati e boschi all’ingresso di Quinzano. Qui Corrado Mascarello ha allestito un’area attrezzata e completamente immersa nella natura ma non può installare un bagno chimico per i suoi utenti

parco avventura oak's wood sumirago

Il progetto del parco avventura di Sumirago è nato dalla mente di Corrado Mascarello quando nel 2013 si è trovato senza lavoro.

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Parco avventura a Sumirago 4 di 8

Fu allora che il 51enne decise che quella che fino ad allora era stata una passione per lo sport, la montagna e la natura, sarebbe diventata il suo unico impegno. «È nata così Oak’s Wood Adventure spiega Mascarello – un’associazione sportiva che oggi raccoglie un team di persone appassionate come me e che ruota intorno ad un luogo preciso».

Si tratta di un fazzoletto piuttosto vasto di prati e boschi all’ingresso di Quinzano, frazione di Sumirago. Qui Mascarello ha allestito un’area attrezzata e completamente immersa nella natura: è un parco avventura dotato di percorsi acrobatici in altezza, un campo per sgambamento cani e un Nordic Walking Camp.

Tutto liscio? Non troppo, perché a 4 anni di distanza dall’apertura il parco avventura si trova nel limbo della autorizzazioni burocratiche che non gli permettono di installare in loco un piccolo bagno chimico e una casetta di legno dove stoccare l’attrezzatura. Poca roba ma indispensabile per garantire l’attività, soprattutto per quanto riguarda i servizi igienici.

Il problema è la destinazione urbanistica dell’area, classificata come “bosco non bosco”, che non permette l’edificazione di alcunché. Una situazione per la quale sarebbe possibile fare una piccola deroga ma solo attraverso una variante del pgt che Mascarello rimpalla al Comune.

parco avventura oak's wood sumirago

«Qui sto facendo qualcosa che credo sia bello anche per il territorio di Sumirago – spiega Mascarello -. Questo luogo ospita corsi per disabili, attività all’aria aperta per bambini e ragazzi, addestramento cinofilo, occasione di svago e tanto altro. Io non chiedo di costruire chissà che cosa solo di poter montare una casetta di legno e di installare dei servizi chimici. Tutto assolutamente removibile ma indispensabile per l’attività».

Dopo anni di stallo, passati tra Provincia di Varese, Comune e gli altri enti intervenuti, forse ora c’è uno spiraglio di soluzione: «in questi anni ho cambiato 3 professionisti che si sono dovuti arrendere di fronte ad una situazione immobile – racconta Corrado Mascarello -. Adesso, forse, ci siamo. Ho presentato ulteriore documentazione e a breve dovrei avere un parere. Spero che finalmente possa completare questo mio progetto».

«Il Comune non è contrario a questo progetto – spiega l’assessore ai Lavori pubblici di Sumirago Giuseppe Pasolini -. Solo che la richiesta avrebbe dovuto seguire da subito la via della variazione al pgt. Sono attività complesse speriamo si possa risolvere la situazione».

Tomaso Bassani
tomaso.bassani@varesenews.it

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Pubblicato il 20 Giugno 2018
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