Prevenzione sì, ma mirata, per le malattie dei lavoratori

Si svolgerà venerdì 29 giugno nell'aula magna Graniero Porati il cobnvegno organizzato dall'Associazione Lombarda di Medicina del Lavoro, presieduta dal professor Ferrario

aula magna graniero porati

 Alla prevenzione personalizzata delle malattie dei lavoratori è dedicato il  convegno dal titolo “Dalla Workplace Health Promotion al Total Worker Health: la valorizzazione del contributo del Medico del Lavoro nella prevenzione delle malattie cronico-degenerative”, organizzato dalla Associazione Lombarda di Medicina del Lavoro, presieduta dal professor Marco Ferrario, docente dell’Università degli studi dell’Insubria e Direttore della SC di Medicina del Lavoro della ASST Sette Laghi.

L’evento è in  programma venerdì 29 giugno a Varese, nell’Aula Magna Granero – Porati dell’Università degli Studi dell’Insubria (via Dunant 3), a partire dalle ore 9:00.

Il convegno affronterà in termini di evidenza scientifica e di modalità realizzative quanto indicato dalla DGR 7600/2017 di Regione Lombardia “Determinazioni in ordine alla gestione del Servizio Sociosanitario per l’esercizio 2018”, che indica alle ASST e ATS che si deve realizzare “la prevenzione del fenomeno infortunistico e tecnopatico attraverso la realizzazione di programmi che integrano interventi per riduzione e gestione dei rischi lavorativi con la promozione della salute e del benessere negli ambienti di lavoro”. Il provvedimento lombardo indica come modello di Total Worker Health quello definito dal National Institute for Occupational Safety and Health Americano: per questa ragione al convegno interverrà la professor Sherry Baron, che collabora strettamente con National Institute for Occupational Safety and Health su questi programmi ed in precedenza ne è stata parte integrante.

«Ma quale è la ragione, ovvero perché è necessario questo TWH? Perché da una parte l’attività di prevenzione ai soli rischi da lavoro è riduttiva per affrontare efficacemente il problema della salute dei dipendenti della sanità (e non solo della sanità). D’altra parte le attività intraprese di promozione della salute in ambito lavoro, ma avulse dalla prima ovvero dai rischi da lavoro, ha mostrato la inadeguatezza (scarsissima partecipazione, avvertita come poco significativa dalle maestranze)» spiega il professor Ferrario.

«Ma cosa è quindi la TWH? Una prevenzione a misura di lavoratore! Prevenire le patologie da lavoro e le patologie cronico degenerative, tenendo conto sia del profilo di rischio lavorativo che di quello personale. A puro titolo esemplificativo, un lavoro che il gruppo Uninsubre ha recentemente pubblica su Heart (gruppo BMJ) indica che l’attività fisica sportiva fa bene a chi ha un lavoro sedentario ma addirittura può essere nociva (aumenta il rischio delle malattia cardiovascolari, invece di ridurlo!) per chi al lavoro già ha alti livelli di attività fisica lavorativa» conclude il professor Ferrario.

Sono stati invitati a partecipare ai saluti inziali: l’Assessore di Ambiente e Clima di Regione Lombardia, dott. Raffaele Cattaneo; la Direzione Generale Sanità Lombardia rappresentata dalla dott.ssa Nicoletta Cornaggia; la Direzione Strategica di ASST Sette Laghi, con il Dott. Carlo Alberto Tersalvi, Direttore Sanitario; l’Università degli studi dell’Insubria, con il Direttore del Dipartimento di Medicina e Chirurgia, Prof. Angelo Tagliabue; la Direzione Strategica di ATS Insubria, con il Dott. Duccio Calderini e l’Unione Industriali della Provincia di Varese con il Dott. Gabriele Zeppa.

Posti limitati. Per iscrizioni FONDAZIONE “SCUOLA DI MEDICINA CARNAGHI A. E BRUSATORI S. – ONLUS”, VIAMENTANA 24 – 21052 BUSTO ARSIZIO (VA).

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Giugno 2018
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