Stadio: dal Comune una concessione “ponte” di un anno al Varese

Il club potrà così iscriversi al campionato, a patto di saldare il debito di 30mila euro dovuto da tempo. I biancorossi ospiteranno il Milan B che ha avanzato a Palazzo Estense una richiesta ufficiale. Squadra: per la panchina il favorito è Domenicali

Varese-Inveruno

Convenzione non rinnovata sul lungo periodo, ma stadio comunque concesso al Varese in modo da garantire l’iscrizione al campionato e di gestire il “Franco Ossola” per un anno, con la – solita e insuperabile – clausola di saldare i famosi 30mila euro che la società calcistica deve a Palazzo Estense, un debito creatosi con l’utilizzo del Centro sportivo di “Varesello”.

La Giunta cittadina, convocata in via straordinaria, ha scelto una via di mezzo nei confronti del rinnovato Varese Calcio che in questi giorni si sta riorganizzando. Come noto, la società sportiva – le cui quote sono in mano a Claudio Benecchi ma dovrebbero prima o poi passare a un gruppo denominato “Varese Concept” – punta forte sull’ “asset Masnago” ma allo stesso tempo deve provvedere a pagare gli arretrati. Così è arrivata una soluzione transitoria che da Palazzo Estense considerano «una forte apertura dell’amministrazione tesa a supportare lo sport […] si apre alla possibilità che una nuova convenzione possa essere stipulata con la nuova gestione del Varese Calcio». Parole dell’assessore allo sport Dino De Simone.

Nel discorso, tra l’altro, si è ufficialmente inserito il Milan che ha avanzato al Comune una proposta ufficiale per far disputare al “Franco Ossola” le partite della propria seconda squadra (ancora in cantiere). In caso di reale arrivo dei rossoneri, sarebbe comunque il Varese a gestire la struttura ospitando – nei tempi e nei modi necessari – il club milanese. O almeno questo è il quadro disegnato dal sindaco Davide Galimberti e dai suoi più stretti collaboratori sulla partita.

«Da parte nostra è un atto di serietà che tiene conto della situazione complessa che sta vivendo il Varese ma con una forte attenzione per la città e per suoi tifosi» spiega proprio Galimberti nell’illustrare la decisione. Oltre ai 30mila euro di debito però, Palazzo Estense mette una seconda clausola e cioè quella dell’onere di rimuovere prima dell’inizio delle attività, tutte quelle aggiunte all’impianto non espressamente autorizzate dal Comune. La società biancorossa dovrà inoltre eseguire i lavori richiesti per ottemperare alle normative specifiche e rinnovare il certificato di prevenzione incendi, sempre prima che inizi la stagione sportiva. Note che, tutto sommato, non sono poi difformi da “normali” contratti di affitto, anche se per questo Varese Calcio in ristrutturazione tutto può sembrare complicato. La Giunta infine ha richiesto – ma anche questa era un condizione nota – una garanzia idonea a copertura del costo di esecuzione degli interventi.

Ora la palla torna al Varese che, nel frattempo, dovrebbe ufficializzare l’accordo commerciale con il nuovo sponsor Axpo (Berni aveva parlato del 1° luglio) e parte dell’organigramma. Con Manuele Domenicali molto vicino a essere indicato come nuovo allenatore biancorosso.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 29 Giugno 2018
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