Subito scintille al primo consiglio comunale

Al di là dei passaggi di Legge come il giuramento del sindaco, si accende subito lo scontro, paradossalmente tra le due diverse opposizioni. Si dimette il consigliere Iannello, subentra Carrassi. I primi passi degli assessori

Consiglio comunale Lonate Pozzolo 2018

S’infiamma subito, alla seduta d’insediamento, il consiglio comunale di Lonate Pozzolo. Paradossalmente, lo scontro si apre soprattutto tra le due diverse anime dell’opposizione, con Modesto Verderio (unico consigliere di Grande Nord) che ha risposto caustico ad Ausilia Angelino e al Centrodestra per Lonate.

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Ma andiamo per ordine.
Una prima sorpresa emerge dalla convalida degli eletti. Un passaggio “burocratico”, che però ha riservato subito una notizia inattesa: Alessandro Iannello, tra i più votati di Uniti e Liberi, ha infatti presentato richiesta di rinuncia il 15 giugno “dopo ponderata riflessione”, per “sopraggiunti impegni professionali e famigliari”. Il sindaco Nadia Rosa ha espresso «rammarico» per la sua assenza, così anche Ausilia Angelino e Mauro Andreoli, dato banchi dell’opposizione, hanno dato un riconoscimento: «lo ringraziamo per questi anni in cui ha dato un contributo all’amministrazione» ha detto Angelino. Al suo posto entra Ylenia Carrassi, prima dei non eletti della lista di maggioranza.

È stata poi la volta del giuramento del sindaco Nadia Rosa, che aveva già guidato fin lì il consiglio (nei Comuni sotto i 15mila abitanti il sindaco riveste da subito anche il ruolo di presidente dell’assemblea civica) Nel suo breve discorso prima del giuramento, Rosa ha ringraziato «i cittadini presenti», auspicando «che anche i prossimi consigli siano partecipati come questo» e promettendo «una puntuale informazione su quanti realizziamo e ci proporremo di realizzare». Ha poi ringraziato dipendenti comunali e familiari più stretti, con un po’ di emozione ricordando in particolare il ruolo dei genitori nella sua formazione.

Chiusa la prima parte più istituzionale, si è passata a quella più politica, a partire dall’elezione dei capigruppo. “Scontata” la scelta di Ausilia Angelino per gol Centrodestra e di Verderio per Grande Nord, mentre la maggioranza di Uniti e Liberi ha scelto Tania Manfredelli, che tra l’altro – insieme a Nicolò Migliorin – siede nei banchi (un po’ rialzati) della giunta, essendo consigliere delegato.

Nel tracciare le linee programmatiche Rosa ha ripercorso il programma su cui è stata eletta, con alcune sottolineature più specifiche. Al di là di più ampio e generico programma, sono stati poi gli assessori a individuare le prime priorità su cui si sta lavorando: l’assessore al bilancio Angelo Ferrario ha subito messo sul piatto la scelta forte di attivare «il bilancio partecipato, forma di democrazia diretta», da attuare mediante un regolamento. Giancarlo Simontacchi, delegato alla cultura, ha ripreso l’idea del dialogo e dell’attivazione di gruppi di lavoro sulla cultura e ha rassicurato sul «piano di diritto allo studio» che sarà portato in aula già a luglio. Luca Perencin ha aggiornato sul Piano opere pubbliche e, sul fronte dell’innovazione, sta lavorando sull’attivazione di Posta Elettronica Certificata per ogni consigliere, per rendere più agevole e meno burocratico il lavoro del protocollo e la comunicazione con i cittadini. Melissa Derisi – servizi sociali – ha spiegato l’idea dello “Sportello Amico” che faccia da collettore di informazioni per i cittadini. Paolo Risi, delegato all’urbanistica ed edilizia privata, ha sottolineato la necessità – rimarcata anche dal sindaco – di partire dalla revisione del Pgt. Il sindaco tra le altre cose ha sottolineato l’idea di «uno spazio museale e per eventi al monastero» (un’idea su cui già si lavora) e l’ipotesi «da valutare» di «pedonalizzare le piazze nei fine settimana», ha ribadito poi l’intenzione di far pressione su Regione Lombardia per attivare l’Iresa, la tassa da far pagare all’aeroporto sul rumore generato dagli aerei (in Regione sono molto freddi, nonostante Raffaele Cattaneo abbia posto il tema proprio a Lonate, in campagna elettorale).

E lo scontro che ha infiammato il consiglio? È successo subito dopo. Ausilia Angelino, nel suo intervento politico di analisi del voto, ha parlato di «rappresentanza indebolita» dell’amministrazione e ha sottolineato il ruolo di «Grande Nord, palesemente ostile» al “suo” centrodestra e del gruppo “Noi ci siamo” «che non presentandosi ha aiutato Rosa». Un intervento che ha acceso Modesto Verderio, che – lette due pagine d’intervento più “istituzionale” – ha poi contrattaccato: «Sono orgoglioso di aver contribuito a questo passaggio», dal centrodestra a una civica. «La mia lista l’ho presentata apposta, apposta per questo: non ho condiviso la scelta della Lega lo scorso anno e quella di quattro anni fa, quando Mantovani ha scelto di andare con Rivolta» ha concluso in un intervento che è stato il più applaudito della serata. Anche qualche altro sostenitore di Grande Nord ha tenuto, a margine del consiglio, di rimarcare di aver vissuto come «offesa» le parole di Angelino. Mauro Andreoli ha criticato «i troppo “valuteremo”» nelle linee programmatiche del sindaco: auspicando «meno virgole e più buche riparate» nell’azione amministrativa.

Sul tema della rappresentanza e dell’astensione di tanti locatesi, dura è stata la replica di Manfredelli per Uniti e Liberi: «chi non ha votato non ha diritto di critica, anche se noi rappresenteremo tutto il paese». E se Mauro Andreoli ha promesso «opposizione seria e puntuale» ma non preconcetta (rispolverando anche le «convergenze parallele»), duro è stato l’intervento finale di Nicolò Migliorin. « Se qualcuno pensa che siamo arrivati qui solo per Danilo Rivolta, si sbaglia: quel che è mancato è stata la responsabilità dei partiti» ha detto Migliorin, che nel 2014 era stato eletto nelle file del centrodestra, abbandonato poi con scelta esplicita al momento dell’arresto di Rivolta. «Quando è successo, c’è stato un grande silenzio generale, allora non ho visto nessun senatore e rappresentante dei partiti. L’unico che ha parlato è stato il sottoscritto che si è dimesso» ha concluso rivendicando – in sostanza – il ruolo civico della nuova amministrazione. E a margine: in consiglio non si è visto davvero nessun rappresentante politico da fuori Lonate, né nell’area del centrodestra (sarebbe forse stato un segnale di vicinanza, almeno per Ausilia Angelino) né del centrosinistra, dopo le polemiche sul ruolo del Pd viste nei giorni dopo il voto.

 

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 30 Giugno 2018
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